Rap ItalianoArticoliJ-Ax e Dj Jad, (ri)sentimenti ai sensi dell'Articolo 31

J-Ax e Dj Jad, (ri)sentimenti ai sensi dell’Articolo 31

Dopo dieci anni riemergono vicende che non sono mai state chiarite privatamente per fare spazio ad altre che intraprendono vie legali

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«Luca e Alessandro, ovvero Dj Jad e J-Ax, sono gli Articolo 31, di Milano. Articolo 31 è riferito alla Costituzione irlandese in cui si afferma la libertà di parola nei media», recita così il primo brano intitolato “Intro” tratto dal primo album inciso da J-Ax nel lontano 1993.

Da quello al più recente “Intro” sono passati più di vent’anni e le cose sono cambiate tantissimo. Quello del ’93 fu il capostipite di una carriera trionfale che rivoluzionò la musica degli anni ’90 e che trovò l’apice con il terzo album divenuto l’unico disco di diamante nel rap italiano, primato tuttora rimasto intaccato nonostante la valenza della musica in streaming nelle certificazioni Fimi/GfK.

Quella carriera, in realtà, non era di Ax, ma era condivisa tra lui e Dj Jad sotto un solo nome: Articolo 31. Tuttavia, per arrivare dalla cantina alla cima serviva qualcuno in grado di proiettarli nel music business e quel qualcuno fu Franco Godi, autore e compositore di famosissime musiche di pubblicità televisive tra cui, ad esempio, quelle del celebre programma “Carosello”, nonché proprietario della Best Sound, etichetta di produzione pubblicitaria, appunto. “Mr. Jingle” (così era soprannominato Godi), nel ’91 realizzò la musica per lo spot della Fiat Uno Rap, ma quando Fiat gli propose di fare il jingle per la Uno Rap Up (il modello successivo), lui decise di contattare dei veri rapper.

Qui entrò in gioco Joe T Vannelli, contattato da Franco Godi, che si rivolse a Jad il quale chiamò Chief, ma la catena di Sant’Antonio si fermò con J-Ax. Dopo lo spot della Fiat Uno Rap Up, il patron della Best Sound diede un altro appuntamento ad Ax che tornò con Jad e il demo di “Nato per rappare” grazie al quale strapparono al discografico un annoiato: «Cià, su, dai, facciamo ‘sto disco». Il resto è storia.

Il 2004 fu l’anno dell’ultimo album degli Articolo 31 e dal 2006 le strade di città portarono a due carriere divise e completamente diverse che si riunirono per la prima e ultima volta nel 2007 in occasione di MTV Day. Dopo l’esibizione, J-Ax parlò di separazione discografica causata dalla diversità musicale dei due, percepita già in “Domani smetto” e “Italiano medio”, assicurando che alla base non ci fosse alcun litigio e la cosa sembrò abbastanza veritiera considerando, ad esempio, il dichiarato sostegno a distanza tra i due durante le interviste fatte sia per “Di sana pianta” sia per “Milano – New York”. È chiaro a tutti che le cose sono andate scemando e che, nel tempo, la rottura si spostò anche sul piano personale.

Negli ultimi dieci anni J-Ax e Dj Jad si sono lanciati messaggi tramite interviste e social, a volte positivi, proprio in fatto di reunion, ma spesso negativi e pieni di risentimento. Tuttavia, nel 2017 il nome Articolo 31 tiene ancora il banco delle polemiche, ma questa volta si passa per vie legali. Infatti, Dj Jad ha lanciato un nuovo progetto dal titolo “Articolo 31 – Dj Jad Project“, un tour con una band (a cui seguirà un album) dove i brani degli Articolo 31 vengono arrangiati diversamente a seconda dell’esigenza artistica. A causa di quest’idea, Best Sound ha diffidato il beatmaker dall’utilizzo del marchio Articolo 31 chiedendo diecimila euro al giorno in caso di mancato adempimento. In una recente intervista, Jad ha manifestato tutta la sua frustrazione per la vicenda mostrando stupore nel vedere il comportamento del suo ex produttore e testimone di nozze Franco Godi. Nell’intervista si è inevitabilmente parlato anche di J-Ax e del fatto che si è tirato fuori dalla questione. In proposito, Jad ha dichiarato: «Le nostre strade si sono separate. Lui ha voluto fare tutt’altro, io continuo per la mia strada. Non abbiamo litigato e anzi sono contento per i suoi traguardi. Ma io ci tengo a portare avanti i miei valori, è una questione di etica. Ho un solo grande rammarico: il fatto che non sia venuto neanche al funerale di mia mamma quando lei gli dava sempre il piatto di pasta. Ho ricevuto solo un sms dopo la morte di mia mamma…», aggiungendo, «Se fosse qui davanti a me e mi guardasse negli occhi, capirebbe molte cose». Ad aiutare il Funky Nano è arrivato il suo amico Dj Enzo, ex membro della Spaghetti Funk, che, con un video su Facebook, ha chiesto a J-Ax di prendere posizione in merito e l’ha invitato a chiarire privatamente vecchie questioni.

Due giorni dopo, sempre su Facebook, J-Ax esprime il suo punto di vista sulla faccenda dichiarando che ha chiesto all’ex discografico di ritirare la diffida nei confronti di Jad, inoltre si è scusato pubblicamente per non essere stato vicino al suo vecchio amico in un momento molto difficile come la perdita di sua madre, ma l’occasione è stata utile anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe considerando tutte quelle volte in cui ci sono state frecciatine nei suoi confronti.

Il video messaggio di Ax non è piaciuto a Jad che su Facebook ha scritto: «I Seguaci degli Articolo 31 devono sapere la verità» e dopo qualche giorno, anche lui in video, ha risposto dicendo che il messaggio che si vuole far passare è completamente errato, ribadendo la bontà del suo nuovo progetto e rimandando le questioni del marchio al suo legale. Inoltre, il video è stata l’occasione per sottolineare di come negli anni tra i due ci sono state volontà discordanti nel riunire la band manifestate tramite telefonate e messaggi privati.

«Ho pagato e sono uscito come al bar
La penale coi risparmi di una vita, prezzo della libertà»

Negli ultimi giorni si è alzato un polverone inutile che non è servito a nulla se non a rivangare vecchie vicende che professionalmente, a distanza di dieci anni, sono chiare a tutti, ma che sembrano ancora appese a un filo da un punto di vista personale. Nessuno dei diretti interessati desidera un ritorno di quegli Articolo 31 che tutti conoscevamo, sia Jad nell’intervista che J-Ax nel video hanno sottolineato l’impossibilità della cosa, ma se n’è parlato a causa della fuorviante promotion come “Articolo 31 Comeback European Tour 2017“. La questione più rilevante resta l’uso improprio del marchio il quale è stato depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi in data 11/04/1994 da Best Sound s.r.l. la cui descrizione è “Figura triangolare con sovrapposta dicitura Articolo ed inferiormente cifra 31 quest’ultima rappresentata in modo stilizzato”. Nella sua autobiografia, J-Ax scrive che, nonostante volesse lasciare Best Sound, c’erano dei contratti che lo legavano all’etichetta, contratti firmati a diciotto anni che con l’esperienza di oggi non firmerebbe. Tuttavia, Best Sound ha delle edizioni anche su “Il bello d’esser brutti”, il primo album da solista di Ax dopo l’uscita dalla vecchia label e ciò (potrebbe) indica(re) che il rapporto personale e professionale con Franco Godi era così stretto che ha dovuto proseguire anche quando le strade si sono separate. È palese che Jad, a differenza di Ax, non ha quello spirito imprenditoriale in grado di non incappare in queste situazioni spiacevoli e, forse, anziché essere un artista indipendente, ha bisogno di un management alle spalle che lo guidi come nei primi anni con la Best Sound. Essere un artista è una cosa, fare l’imprenditore è un’altra, però la vicenda ha qualcosa di positivo: il riavvicinamento di Enzo e Ax. Chissà, magari un giorno la Spaghetti Funk si riunirà anche solo per una birra o una grigliata dimostrando che l’amicizia sopravvive nonostante il tempo e il business.

Donato Cerone
Donato Cerone
Lucano dal mezzo sangue pugliese (un po' come nel film di Harry Potter, ma senza il principe). Mi occupo di comunicazione digitale, amo l'economia di azienda e ogni forma organizzativa. Mi piacciono le parole, ancor di più se sono incasellate tra gli schemi metrici e le melodie su quattro quarti del rap, quelle della musica rock o del cantautorato. Sono appassionato di supereroi, come quelli dei fumetti che hanno spazio su grande schermo e serie tv, ma nella vita vera preferisco gli sfigati.

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