“Ho ancora qualcosa da dire”: la nostra intervista a Dj Yaner.
“Puristi di tutto il mondo, unitevi!” come direbbe un certo Marx; oggi però i puristi di cui stiamo parlando sono quelli dell’HipHop e, in particolar modo, i fan di Men In Skratch e Dj Yaner!
Se questo nome non vi dice niente chiudete tutto e tornate a scuola, se come presumo, invece, siete in fibrillazione per leggere la nostra intervista basta solo fare un po’ di scrolling per leggere le nostre domande.
Dj Yaner: attivo sulla scena da moltissimi anni, non che a noi non faccia piacere sentirti, ma non ti sei stancato?
(Ride)….No ragazzi, stanco mai.
Sono risorto dopo un periodo nel quale mi ero fermato per mancanza assoluta di stimoli.
Dopo 2 anni di silenzio sei tornato attivo con il progetto “#1skratchaweek”; prima di raccontarci di cosa si tratta, come mai proprio ora?
Vedo tantissimi ragazzini che si definiscono dj ancora prima di sapere di cosa stanno parlando, comprano attrezzature automatizzate al 90% e sbagliano pure, non esiste, bisogna spiegare e far vedere meglio al mondo come scegliersi il proprio dj preferito, quindi ho ancora qualcosa da dire, oltre al fatto che dj si nasce.
Parliamo di #1skratchaweek: pubblichi una session si scratch a settimana e…
#skratchaweek è nato con l’idea di rimettermi in gioco postando video di training session, ma ho in mente di evolvere questa idea, chiedendo a tutti i dj che ritengo forti, di fare la loro puntata,in questo modo creeremo una rotazione settimanale di DJS da far girare sui social.
E’ un indizio che stai preparando un disco?
Sono in studio per la preparazione dell’EP, sarà un lungo lavoro.
Pluricampione al DMC Italy Team Battle, semifinalista al DMC Battle For World Supremacy, secondo classificato all’ITF Italian Advancement e potrei andare avanti ad elencare tutti i premi che hai vinto. Nell’ambiente HipHop non sono molti i Dj che partecipano anche a questo tipo di competizioni, perchè secondo te? E cosa può darti un evento come quelli che ho elencato a livello anche artistico e di crescita professionale?
Beh io dico che nel percorso di un dj che vuole confrontarsi con il livello tecnico degli altri, deve partecipare almeno una volta nella sua vita, come scratch competitions ci sono IDA e DMC, in Italia, sotto alle nuove leve! Per quanto riguarda invece il discorso “fama”, posso dire tranquillamente che è imprevedibile e può andare e venire, dipende dalla tenacia con la quale si affronta la situazione.
Parlando di Men in Skratch: è un po’ che siete fermi, quali sono i vostri progetti come gruppo?
MIS è una macchina che non si ferma mai ed è in continua evoluzione, siamo in fase di riconnessione, trovate diversi video sulla nostra pagina facebook e youtube.
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L’ultima volta che ti abbiamo intervistato è stato nel lontanissimo 2009! Ne è passata di acqua sotto i ponti e di Rap nelle radio: com’è cambiata la scena secondo te? Te ne senti ancora parte?
(Ride)…Me la ricordo l’intervista, ai tempi c’era un mercato hip hop più ridotto rispetto ad oggi e sicuramente meno main stream, noto soprattutto questo, vedo che il mercato artistico è addirittura saturo. Io penso di far parte di una generazione ancora attiva e con un back ground sicuramente più ampio rispetto a chi è meno esperto. Al momento sto lavorando a molti progetti e quindi contribuisco a modo mio.
Come Dj hai collaborato con moltissimi artisti, da Bassi Maestro, Fabri Fibra, Esa e moltissimi altri: la figura del rapper è cambiata molto nel tempo, tu cosa ne pensi?
Non ho molto da dire, sembra che tutto dipenda dai numeri del web e non dal talento, ma questa è una mia impressione.
Angolo della PuttHana: prostituisci il tuo prossimo lavoro!
Non ti rivelo ancora nulla ma con l’anno nuovo uscirà un nuovo singolo prodotto e scratchato da me. Poi come ti dicevo, sono chiuso per la realizzazione del mio EP. Inoltre ogni settimana trovate una mia rubrica sul djing su Hano.it, mi diverto molto a scrivere sul djing e ho intenzione di andare avanti un bel po’, la rubrica sta prendendo piede, seguitela.
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Angolo MarzulliHano: fatti una domanda e datti una risposta.
“Cosa pensi del digital djing ?”
“Come direbbe Franky B: I giradischi sono le ruote d’acciaio tenute insieme dall’arco del fader….queste armi, se usate correttamente, aprono le porte della percezione sensoriale ed emotiva, vostra e di chi vi ascolta. Invece di inebetirvi a premere pulsantini e lucette, che liberano lo stesso loop continuamente, immaginate quante possibiltà sono ancora latenti in questi solchi.”
Angolo della sHanpista: dicci un pettegolezzo!
Non vedo non sento e non parlo, ma sorrido a vedermi tutti i dissing che l’hip hop regala.
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