Santiago – Amarcord (Testo)
Il primo che mi viene in mente ricordo è durato un attimo
in bocca zero saliva sentivo salire il battito
Scegliete me.. Dio solo sa quanto volevo urlarvelo
ma non l’ho fatto ed esultavo ai vostri goal dall’angolo
poi ricordo il giorno in cui è successo a voi
ma non esultavate lì appostati sulle grate come gli avvoltoi
così ho capito che molto spesso gli eroi
fanno gli eroi soltanto nell’immaginario che costruiamo noi.
Adesso impressa rimbomba la prima sbornia pesta
la prima sbornia e prima volta che andavo a una festa
ricordo il bicchiere vuoto una mezza tresca
lei in ginocchio al cesso gambe al petto mani in testa.
Ricordo ancora i nomi ricordo i suoni
ricordo tutto di quelle giornate..
Ricordo ancora i volti ricordo i sogni
ricordo il caldo bollente d’estate.
Ricordo ancora i nomi ricordo i suoni
ricordo quanto era facile amare..
Ricordo ancora i volti ricordo i sogni
che abbiamo scelto di non ricordare.
A volte penso poi a tutti quelli che non ho affrontato
forse l’ho voluto forse mi ero illuso di averlo già fatto
però una cosa l’ho capita vi ho inquadrato
non si arriva al centro se la spinta parte soltanto da un lato.
C’ho rinunciato e adesso penso a voi
ai tempi del facciamolo e basta alle conseguenze penseremo poi..
Lo stereo con i Beastie Boys sopra quei marmi a rompersi gli arti
per dimostrarti che sei ciò che vuoi.
Ricordo i primi del duemila la prima compila
io già al primo live immaginavo ci fosse la fila.
Sognavo i video le troie le scorciatoie per fottere il tempo
ma ho aperto gli occhi prima.
Poi arriva il momento in cui non puoi più fare a meno di guardare
devi solo stare lì e farti del male
devi provare a farti forza smettere di assecondare il mare
prendi la rincorsa e nuota pure a costo di non ritornare più.
Chissà dov’eri tu..
Cosa facevi al mondo
se prima di amarti ti ho incontrata anche solo un secondo
ma non importa perché so che il primo giorno
ti ho vista eri mia e tu non sai quanto lo ricordo.
I primi sguardi di madre le moto truccate
il primo e unico furto l’ansia le lacrime di mio padre
le prime storie durate un’estate
il primo microfono che ho preso
assieme al primo sogno che ho comprato a rate
Un amico che ritorna un altro che non può più farlo
ho sua moglie impressa che piange che ancora sta lì ad aspettarlo..
Il primo giorno di sole dopo che ha piovuto tanto
togliere le scarpe nuove per prendere a calci un Tango.
Se non sai chi sei i ricordi te lo dicono
da quelli che fan stare bene
da quelli che sembra ma ti uccidono
che poi son gli stessi che ci convincono a restare in piedi
quando stai perdendo e tutti gli altri intorno vincono.