Oggi abbiamo l’opportunità di fare quattro chiacchiere con Paolo Grego, in arte Prhome, pioniere del suono latino in Italia con i Continuo Rilasso e fondatore dell’etichetta True Life Records dal 1999, dalla quale “costola” è nata anche True Life Clothing, marchio di streetwear made in Italy con chiari riferimenti ed ispirazioni alla cultura cholo.

TGE: Ciao Prhome e grazie per la chiacchierata! Innanzitutto raccontaci com’è stato portare il suono “west” in Italia, partendo dal Veneto, in un periodo dove il Rap non era ancora un genere musicale per tutti.
PRHOME: Innanzitutto un saludos a todos y a todas! Mi hanno insegnato fin da piccolo a salutare come se fosse una delle cose più importanti, secondo me lo è anche in contesti più “a distanza” come questa intervista per esempio. In realtà è stato molto naturale molto istintivo perché non ho fatto altro che seguire quella che era la mia indole che partiva innanzitutto dalla musica e dalla cultura Hip-Hop. In generale però mi ha sempre affascinato di più e mi sono sempre ritrovato di più nelle sonorità West coast, quindi è stato tutto molto easy e non ho troppo guardato a cosa andasse di moda in quel momento. È sempre stato così per me. Ho semplicemente seguito il flusso e mi sono fatto tranquillamente trascinare dall’onda di piena che arrivava da Los Angeles.
TGE: In tutti questi anni di carriera da rapper, musicista e fondamentalmente appassionato del suono della Costa Ovest, a quale tipologia sei più legato? G-Funk? Gangsta? Chicano?
PRHOME: Sicuramente al Chicano! E al G-Funk. Il primo in prevalenza perché ho sempre trovato molto interessante e affascinante questa mescola di idiomi inglese e spagnolo. Secondo me rende molto più fruibile a chiunque ascolta i testi dei rapper chicani. E qui vorrei soffermarmi un attimo perché la parte dei testi è molto importante e non tutti scrivono testi che prendono riferimento al gangsta rap parlando solo di “troie, grana e pistole”. Alcuni di loro, attraverso la loro musica, raccontano la vita quotidiana e le difficoltà del vivere.
Soprattutto in zone dell’area Latina dove non se la passano troppo bene. Si sentono temi come “cruzar la frontera”, argomenti sociali. Ed è questa cosa qui che mi appassiona di più e che mi affascina. Il G-Funk, invece, perché è quello che a livello di sonorità mi fa stare meglio e che mi trasmette più vibra. Rimane sempre fresco anche se lo ascolti a distanza di anni e non perde mai quello smalto quell’onda che ti riempie.
TGE: Parliamo ora di True Life Records. Come è nata l’idea di fondare un’etichetta indipendente che contribuisse alla diffusione del Rap West Coast in Italia prima ed in Europa poi?
PRHOME: È una conseguenza di tutto quello che ci siamo detti finora, in quanto sono sempre stato abituato a farmi le cose da solo e a non aspettare che gli altri le facessero per me. Devo dire che sono un tipo che non ha nemmeno troppa pazienza e quindi dipendere sempre da quello che fanno gli altri non mi è mai piaciuto anche perché i miei ritmi sono abbastanza sostenuti ed è difficile starmi dietro. Purtroppo questo è anche un difetto lo riconosco.
Però, ad un certo punto, ho solamente concretizzato quello che già stavo facendo. Sono partito per prima cosa da una crew di persone, di amici e di gente che condivideva con me le stesse scelte di gusti, di esperienze e concerti, e poi l’abbiamo trasformata in qualcosa legata strettamente alla musica: un’etichetta. Da poco, invece, ho deciso di ampliare il tutto dando vita a un sotto branch dedicato all’abbigliamento.
TGE: Come anticipato prima, da una costola dell’etichetta è nata anche la True Life Clothing, brand streetwear “made in Italy” con l’intenzione di diventare punto di riferimento nel mondo Latino, ma con quel tocco di italianità che non guasta mai.
Chi sono gli artisti che disegnano per voi? Quante collezioni attualmente avete? Come è possibile acquistare i vostri prodotti? Raccontaci un po’.
PRHOME: Anche qua ci ricolleghiamo al discorso fatto poco fa nel momento in cui nella maggior parte dei negozi streetwear in Italia sono spariti marchi storici come Tribal Gear, Dyse One (provenienti dalla California). Erano brand per i quali ho fatto anche da testimonial in Europa. Un altro sparito è Joker brand, ad esempio.
Insomma… Ho deciso a quel punto di prendere in mano la situazione e di sfruttare tutti i contatti che avevo per mettere in piedi qualcosa che sta crescendo giorno per giorno. Al momento non c’è una distribuzione nei negozi. Siamo ancora nella “fase del garage della cantina” dove vengono fuori idee. Ma già in questa fase sto cercando di curare tutto con qualità e con un buon servizio, cercando anche di rispondere nella maniera più veloce a tutti quelli e quelle che mi scrivono su Instagram e Facebook (gli unici due canali che per il momento sono attivi!).
Al momento la gestione è molto familiare ed è una cosa che viene anche molto apprezzata, ma per me è semplicemente naturale. La maggior parte delle grafiche è stata realizzata da Zisto con cui lavoro da almeno 15 anni: un artista stimato, conosciuto e rispettato in tutto il mondo. Ultimamente ho iniziato a collaborare anche con Castel e le ultime cose me le ha disegnate lui! Devo dire che devo solamente ringraziare queste persone che mettono un sacco di energia e di professionalità in quello che fanno. Del resto hanno un talento molto importante e riescono a tradurre in pratica quelle che sono le mie visioni. Castel porta davvero molta pazienza. Gli voglio molto bene, è un fratello per me.
TGE: Io lavoro da sempre nel campo dell’architettura legata alla moda e so quanto conta il made in Italy, in quasi tutti i settori. Già negli anni ’90/2000 ci sono stati brand italiani come Malas che hanno segnato un’epoca, e stiamo parlando di strada, quella vera.
Quanta pressione c’è stata nel creare qualcosa che sostenesse la cosiddetta “street credibility” che a mio parere – nel mondo del Rap – ancora oggi è fondamentale?
PRHOME: Per me tutto questo è stimolo ed energia e non è assolutamente pressione perché: se fai le cose fatte bene, con stile e con classe la Street credibility diventa naturale. Questo porta le persone, gli artisti e la gente ad avvicinarsi al progetto in maniera spontanea. Non c’è bisogno di costruirsi nulla di troppo artificiale attorno perché la gente percepisce che, nella tua semplicità, non fai altro che fare le cose che ti piacciono di più.
Quindi per loro diventa ancora più bello vedere quanta spontaneità c’è in tutto questo. Se tutto questo si può definire “pressioni” … bè … io allora adoro le pressioni perché, anche se mi fanno mandare fuori di testa, riescono a farmi tirare fuori il meglio.
TGE: Ed è proprio grazie a True Life Clothing che il 22 Febbraio è uscita “European Riders”, una compila che racchiude alcuni dei migliori rapper West di tutta Europa.
So che la mente dietro a tutto questo sei tu, ma l’idea com’è nata? Chi ha curato le produzioni e le grafiche?
PRHOME: Per me era arrivato il momento di dare un segnale importante, concreto e tangibile che tutti potessero vedere e toccare. La cosa migliore per me era produrre e pubblicare un disco fisico disponibile solamente in copia fisica che raggruppasse alcune delle migliori realtà della scena West in Europa.
Ne è venuto fuori un prodotto di altissima qualità e ne sono veramente orgoglioso. Sto vedendo il cd girare in tutta Europa ed essere distribuito anche in Giappone. C’è molta attenzione su tutto questo e sicuramente gran parte del successo di questo progetto è dovuto alla piena disponibilità di tutti gli artisti e produttori che vi hanno partecipato, sia quelli italiani che quelli provenienti da Spagna, Francia e Germania. Per me era importante lanciare questo segnale e far vedere che il brand non è una cosa solamente fine a se stessa, ma serve e servirà per produrre musica, eventi culturali e per stringere alleanze e connessioni attinenti a questo stile e a questo a questo mood.
TGE: Per chiudere, come da tradizione, hai uno spazio per promuovere il disco e tutti i progetti True Life. Vai, a ruota libera!
PRHOME: Guarda proprio l’altro ieri ho mandato un comunicato a Luna di Comdart (il mio ufficio stampa) con tutto il calendario di produzioni ufficiali, sia per il 2021 che per il 2022, e la sua risposta è stata semplicemente: “Gesù”. Né più né meno.
Quello che ti posso dire è che sicuramente a Giugno uscirà il mio disco Hotel Killafornia dopo esattamente “nove anni di assenza”. E uno dei suoi punti di forza sarà che verranno toccati diversi aspetti del rap West coast proprio così come nella compilation European Riders. La settimana prossima uscirà anche il secondo singolo estratto dal disco. Lo trovate su youtube cercando : “Smile Now Cry Later”, prodotto da Mr. Ferox (artista Tedesco già presentato in European Riders). Poi, senza spoilerare troppo e lasciandovi con un po’ di fame di attesa, posso dirvi che durante l’anno ci saranno altre sorprese. Per questo vi invito a seguirmi sui Social, che sono gli strumenti che utilizzo di più (the_real_prhome – tlife_clothing).

In un periodo nel quale l’industria musicale è in ginocchio, tantissima stima per questo progetto. Seguite True Life e Prhome sui rispettivi canali social supportate la musica indipendente e la linea di True Life Clothing, che è davvero potentissima.
Se siete amanti del suono West americano (e non solo) scoprirete in True Life un’impronta caratteristica che difficilmente avrete modo di trovare in Italia.
WESSUP, HOMBRES.