“La Squadra” é il nuovo video dell’Adriacosta

“La Squadra” é il nuovo video dell’ Adriacosta

Era il giorno in cui tutta l’Italia del rap era concentrata sull’attesissimo nuovo album di Emis Killa. Comprensibile. Tutta? Diciamo quasi tutta. Si perchè alcuni, tra i quali il sottoscritto, sono rimasti piacevolmente sorpresi di vedere fuori il secondo singolo pubblicato dall’Adriacosta: “La squadra”.

Singolo che anticipa l’uscita del disco “Sacra Famiglia  che raccoglierà tutti gli elementi della crew adriatica.

Produzione Garelli, il quale si conferma uno dei miei beatmaker preferiti e che firma la maggioranza delle produzioni del disco in uscita (Le altre affidate a Spenish, Karati e Gioielli), ai microfoni Gionni Grano, Nex Cassell, Gioielli, che vince in partenza citando Carlito’s Way, e Big Mike. Alessandro Maiorano alla camera.

Questo è il video e per il disco ci saranno da aspettare un paio di settimane.

“Andremo all’inferno Ok ma Vaffanculo, il paradiso è un pacco non ci andrà nessuno”

Diego Carluccio nasce, in tutta la sua presunzione, il 26 ottobre del 1990. Ora di pranzo. Essendo la modestia il marchio di fabbrica della casa, pare abbia dato suggerimenti e consigli su come affrontare il parto allo stesso medico primario. Volendo affossare l’insopportabile luogo comune secondo il quale “dai licei esce la futura classe dirigente”, si iscrive al liceo classico e, sebbene provi a farsi espellere e/o bocciare ripetutamente, consegue l’impareggiabile successo di diplomarsi in 5 anni con un sensazionale 60/100. Da segnalarsi la tesina di laurea: un mix di Ramstein, Marilyn Manson e Neonazismo. Iscrittosi per sbaglio alla facoltà di legge alla statale di Milano, rimane ripetutamente intrappolato all’interno di quel subdolo e tentatore tragitto che connette la fermata “Missori” e l’aula di Diritto Privato. Ritiratosi dai corsi a metà anno, dedica il resto della stagione 2009-2010 al fancazzismo professionistico. Desideroso di ottenere una laurea però, scegli la carriera universitaria che ha il maggior numero di punti di contatto con la disoccupazione perenne: nel 2011 si iscrive al Dams. Laureatosi con il voto di 99/110, in onore dei kg e del numero di maglia dell’idolo di infanzia Antonio Cassano, conclude la propria esperienza universitaria con un tesi dedicata a “Fabri Fibra” e al rap italiano. Prima tesina nazionale a contenere un numero di parolacce superiore a quello dei segni di punteggiatura. Come ogni buon “critico” giornalista che si rispetti, non manca, tra le esperienze del giovane Carluccio, un fallimento artistico. Firma nel 2015 un contratto discografico con una label minore sotto lo pseudonimo di D-EGO MANIA. Il disco “Non è un paese per rapper” riesce nell’ardua impresa di vendere meno copie dell’esordio discografico dei Gazosa. Ora vive a Londra, frequenta un Master in Digital Journalism e lavora nell’organizzazione eventi per uno degli hotel più lussuosi della capitale britannica, ma non preoccupatevi: la sua vera passione è dirvi quanto fate schifo. ALTRE COLLABORAZIONI: Rolling Stone, Noisey, Il Milanese Imbruttito