Kento è pronto per tornare con un nuovo album (previsto per il 31 marzo) e pubblica quindi come anticipazione il singolo “Non siete fascisti ma“, accompagnato dal video diretto da Matteo Tiberia.
Come è facile intuire dal titolo in questo pezzo (prodotto da Krizoo) Kento affronta un tema a lui molto caro, quello della lotta al fascismo. E lo fa con toni abbastanza duri e polemici, credo sia chiaro riferimento a Giorgia Meloni proprio in apertura del pezzo: “Il nuovo governo è peggiore del vecchio” e poi ancora “con il rimmel sul fascio littorio”.
Oltre a scagliarsi contro lo scenario politico italiano il rapper reggino non si risparmia di lanciare frecciatine alla scena rap italiana: “il rap italiano è una banda di scemi suona col playback, lo chiama concerto e non capisce di avere problemi. Chi comanda da Montecitorio mi sa che ci vede altrettanto imbecilli”
In questo passaggio Kento lancia una dura critica verso la “nuova” forma dei live ovvero quelli cantati i playback (li chiami “concerto?”) facendo poi un analogia tra questi rapper e tutto il popolo italiano. Imbecilli, così ci vedono da Roma.
Contro tutto questo Kento vuole lottare e come dice nel ritornello recitato in francese “Ce n’est qu’un debut, continuons le combat” (Non è che l’inizio, continuiamo la lotta).
Anche il video è una chiara metafora: Kento viene preso d’assalto da un orda di zombie. Gli zombie sono mostri che tornano dalla morte, quindi dal passato. Proprio come i fascisti che vivono nel passato e tornano, in maniera inquietante (come gli zombie) a popolare le nostre strade.