La “Setta dei Poeti Estinti” riprende vita sul disco di Dj Fastcut!
Dj Fastcut ha fatto uscire il suo disco “Dead Poets“ lo scorso Dicembre e (mea culpa) sono riuscito ad ascoltarlo per bene solo in questi giorni di Gennaio. Che dire; il beatmaker romano ci avrà anche messo 2 anni a produrre il tutto, ma questo prodotto – pubblicato per Glory Hole Records – è potente, valido e suona finalmente Hip-Hop, al contrario di tutto quello che le nostre orecchie sono abituate ad ascoltare oggi.
Fin dall’intro con Bassi Maestro il riferimento al film del 1989 di Weir “L’Attimo Fuggente” (in originale “Dead Poets Society”, appunto) è chiaro. Il campione che apre il pezzo “Poeti Estinti” ne è la conferma: il Danno, Rancore e gli emcee di Brooklyn Rockness Monsta (Heltah Skeltah) e Mic Handz dominano il beat e ne fanno uscire uno dei pezzi più potenti (a mio parere) di tutto il 2016.
I 15 pezzi del disco sono tutti potentissimi, senza eccezioni: Fastcut cura le produzioni e i cuts ed i featuring sono di tutto rispetto. Ad arricchire i beats troviamo – oltre ai già citati – rapper della scuderia Glory Hole come Claver Gold, Lord Madness, Moder e poi Kenzie, Murubutu, Wild Cyraz, KappaO, Virux, Musteeno, Willie Peyote, Er Costa, Suarez, Zampa ed anche gli emcee statunitensi Natural Born Spitters AKA N.B.S.
Personalmente uno dei pezzi che preferisco è “Odia gli Indifferenti” con Principe e Kento: il beat è ipnotico e i due emcee scaricano rime riot una dietro l’altra.
“Reggio Calabria City, Roma fino a Carmagnola, i tuoi rappers preferiti fumano troppa stagnola / Ti ho detto con chi sto, ne casino ne Casa Pound, la rivolta è nel mio sound, Rest in Power Primo Brown”.
Il pezzo con Claver e Zampa è un altro degno di nota (per la verità lo sono tutti, ma commentarne uno ad uno, sarebbe tedioso): “Non Ti Preoccupare” vede in combo sul beat di Fastcut due degli emcee più sottovalutati del panorama italiano.
Il disco di Fastcut, lo abbiamo già detto, è potente a tal punto che sembra una produzione americana: di certo se questo disco fosse stato rappato tutto da hardcore spitter come potrebbero essere gli M.O.P., sarebbe stato un successo anche negli States.
In definitiva dj Fastcut ha riesumato il “Circolo dei Poeti Estinti”, poeti di cui – soprattutto al giorno d’oggi – io sentivo la necessità. Il Rap è tornato con prepotenza grazie a questo disco, se volete supportare l’artista potete trovare il disco in formato fisico sullo shop di Glory Hole a questo indirizzo: Dj Fastcut – Dead Poets CD