Rap ItalianoIntervisteAbbiamo intervistato Baby K, sembrerebbe che il rap game...

Abbiamo intervistato Baby K, sembrerebbe che il rap game la stia un po’ stancando…ma attenzione!!

-

Come molti di voi avranno sicuramente notato qualche settimana fa è uscito il nuovo video di Baby K, Voglio ballare con te.

Si tratta di una canzoncina pop per l’estate dai ritmi tropical, un qualcosa che richiama molto Roma Bangkok e che alla maggior parte di fai farà storcere il naso, se non peggio.
Ovviamente è un brano che va preso per quello che è: pop, ballabile, che si presta ad essere remixato in discoteca e, sicuramente, adatto ad un target molto diverso rispetto a quello fatto dai rappusi lettori di Hano.
Mentre ero seduto nella sala d’aspetto degli studi di Sony Music qui a Milano, dunque, mi sono chiesto: “ma cosa ci faccio qui?” Insomma il nuovo pezzo di Baby K è tutto tranne che rap e sicuramente una sua intervista susciterà molte critiche sul sito e anche dell’hating.
Neanche faccio in tempo ad esporre questi ragionamenti che è Baby K stessa a giocare di anticipo e appena mi vede esclama “ma voi che ci fate qui?”.
Ecco la domanda ora potrebbe sorgervi spontanea, perché hai scritto questo pezzo se sei consapevole dell’effetto che otterrà?
Perché sarebbe davvero controproducente perdere l’opportunità di parlare di musica con un artista completa come Baby K, anche se, come è lei stessa a suggerirci più volte, sembrerebbe che il rap game la stia un po’ stancando.
Le critiche e l’hating che puntualmente le piovono addosso potrebbero averla convinta a cercare definitivamente un pubblico diverso per i suoi pezzi?
Potrebbe essere che Baby K si dia definitivamente al pop?
Si, potrebbe essere, ma credo che l’unico modo per scoprirlo sarà poi quello di aspettare di ascoltare il suo prossimo disco!

Ho fatto un po’ di stalking sotto i tuoi video su facebook e su youtube e ho individuato circa tre tipologie di commenti: i primi sono quelli dei fan che ti fanno i complimenti per le canzoni, poi ci sono altri tipi di “fan” che fanno apprezzamenti soprattutto fisici (a volte decisamente spinti) e poi ci sono gli haters, anche se devo dire me ne aspettavo molti di più di quelli che ho trovato.

Vero? Si sono placati! Forse perché li ho bloccati tutti!

Ecco appunto, come gestisci gli haters? Te lo chiedo soprattutto perché nel tuo caso più che arrivare critiche arrivano insulti piuttosto gratuiti

Allora io mi sono detta: se il tuo hating non è nemmeno cagato da chi ti segue perché ti dovrei cagare io? Insomma finché non si crea un polverone per cui non puoi non rispondere, io tendo proprio a lasciar perdere perché ci saranno sempre queste cose. Poi spesso vai a cliccare sul profilo di questi, soprattutto su instagram dove è molto più semplice, per vedere che persone sono e scopri che il tuo hater è un bambino di dieci anni. Oggi ho visto uno che mi ha modificato il viso per poi dire che schifo. E mi sono detta: se tu modifichi una foto devi essere un bambino, sono andata a vedere ed era effettivamente un bambino di 7 o 8 anni.

Ma ti stanno addosso anche su direct? Ti taggano nelle instagram stories o cose simili?

No quello no, hating su direct mai.
Resta più un modo per mettersi in mostra.

C’è qualcuno che ha superato un po’ il limite?

Si c’era uno che aveva creato un gruppo tipo “andiamo a rompere le palle a Baby K” ma era una cosa brutta, sembrava quasi un invito allo stupro, una cosa proprio oscena.
Dopo che hanno risposto in quattro e si sono divertiti quel giorno è finita lì.
Cose brutte, ma se gli ignori spariscono, il mondo di internet è così, tu in realtà non esisti se non ti cago. È tutto così relativo, poi io a queste cose neanche rispondo. Cerco sempre di essere il più positiva possibile.
Poi c’è n’è un altro che mi vuole mettere sotto con la macchina.

Sai che uno dei commenti più votati sotto il video di Voglio ballare con te è DONNARUMMA INFAME? Come mi spieghi il nesso?

(risate) non saprei il no-sense alla fine diverte sempre!!

Mi parli un po’ di questo pezzo?

Allora è POP, senza dubbio, e non rappo!
Però mi fa piacere poterne parlare con voi anche se non c’entra con il rap.
Ok, è stata scritta nella maniera più semplice con l’idea di avere la gente in mente, questa è la mia estate e l’estate della gente e ho deciso rappresentarla così.
Il rap non è nemmeno il linguaggio che invece è diretto, colloquiale, come se fosse una conversazione tra degli amici: “stacco tutto per due ore che mi scordo anche il mio nome”. Comunque diciamo che questa è la mia idea di estate, staccare di giorno e spaccare tutto la sera per andare sempre più forte. È una canzone rivolta al popolo e alla gente.

Direi che ci sono proprio pochi fronzoli: questo è un pezzo per l’estate.

Si, ci sono pochi fronzoli

Diciamo Despacito 2.0, tant’è che c’è anche il cantante spagnolo.

Sì, bè, è un pezzo reggaeton e molti pezzi reggaeton suonano come Despacito, potevi dirmi anche Bailando. È una cosa reggaeton estiva e l’associazione che ti viene in mente è quella, però in realtà pensa che non volevo nemmeno che uscisse un pezzo reggaeton, eppure alla fine è successo.

È nato così spontaneamente il pezzo?

Allora come ti dicevo io non volevo fare un pezzo reggaeton, volevo fare qualcosa che si discostasse molto da Roma-Bangkok ma che suonasse comunque Summer Vibing, quindi mi sarei voluta buttare su ritmi più tropical. Però alla fine i produttori (Takagi e Ketra ndr.) mi hanno detto “Cla, noi ci abbiamo provato però alla fine suona meglio sul reggaeton.
Mi sono detta: “funziona il pezzo? Si, funziona, e chi sono io per mettermi in mezzo?

Si parla comunque di due che negli ultimi anni non ne hanno sbagliata una di canzone

Si esatto, quindi mi sono detta, ok, whatever, se dobbiamo farla reggaeton facciamo in modo che si discosti da Roma-Bangkok e che sia SPUDORATAMENTE reggaeton.
Avrai sicuramente notato che il reggaeton ha quasi sempre un featuring, perché siccome il ritmo può essere ipnotizante per staccare ha bisogno di una collaborazione. Mi ero anche detta: “sai che c’è? Lo faccio da sola” ma alla fine una collaborazione ci sta bene, anche perché ho l’esigenza di continuare la mia storia personale che si lega al viaggio, agli spostamenti e all’internazionalità che sto portando avanti da Roma-Bangkok, con i suoi remix e poi con il featuring con i Major Lazer.
In realtà la mia è sempre stata una storia di internazionalità, a partire dal mio primo pezzo con Amir o da Lezioni di volo. Se tu già scrivi il rap di base non puoi non avere riferimenti esteri.
Ecco quindi perché la scelta di Andres, volevo un forte contrasto, qualcuno che non fosse italiano, se si parla di reggaeton io punto tutto sull’internazionalità e lui è un nome nuovo che qui non si conosce, è stato affascinante mettere in piedi questa cosa qui.

Hai detto la parolina magica: “viaggio”. Già c’era capitato di parlare di come tu ti sia sempre spostata molto: Singapore, Londra, Roma. Anche nel video pare che questo tema sia ritornato!

Si sono destinata! Infatti mi sono spostata da Roma a Milano passando da tanti Airbnb.

Appunto nel video appari in Spagna, in Messico e poi anche in Sardegna. Come mai proprio la Sardegna? Hai un legame particolare con quella terra?

Volevo un posto molto estivo e la Sardegna è stupenda. Oltretutto non è solo stupenda ma indipendentemente da dove vai ti si può presentare in una maniera o in un’altra. Ci puoi trovare il deserto che assomiglia al Marocco o le spiagge paradisiache che sembrano delle Bahamas.

Si a questo punto avresti potuto girare il video solo lì!

(risate) Si! Comunque si parte dall’Italia per arrivare sempre più lontano fino al Messico

Può essere quasi scontato chiederlo ma questo singolo anticipa qualcosa? Stai pensando a nuovi album? Sei già al lavoro?

Questo singolo anticipa un altro singolo che a sua volta anticiperà un altro nuovo singolo!
Guarda si, sto lavorando al disco e posso dirti che avrà più produttori. Però quello che per me è importante ora è lavorare per tappe: sono stata così presa da tutto il periodo Roma Bangkok dove non mi sono fermata mai per un anno e mezzo con tanti, tanti tour. In questo periodo mi era mancato uscire con delle novità e non voglio mai più che succeda! Vorrò sempre uscire con cose nuove, voglio che prima che esca il disco ci sia un percorso musicale.

Sempre stalkerandoti su Instagram ho trovato un tuo vecchio post con Tiziano Ferro: com’è il vostro rapporto ora? Sei sempre stata un po’ la sua pupilla, collaborerete ancora in futuro?

Io e lui ci sentiamo anche così per il gusto di sentirci. Lui è una persona molto generosa e quello che si è instaurato tra di noi non è scontato. Pensare di collaborare con una gigantesca superstar che dopo continui a sentire a prescindere dalla musica o meno ti fa capire che tipo di persona è lui ed il fatto che un legame vero si è costruito.
Per cui io l’ho sentito poco tempo fa, poi però c’è stato lo scherzo delle iene…

No scusa, non guardo le Iene, di che scherzo stai parlando?

Ah non lo sai? Perfetto!

No, adesso vado a casa e mi metto a vederlo!

(risate) No ti prego, ok.  Comunque lui spesso mi chiede di sentire cose mie, ci confrontiamo anche solo per chiederci “cosa ne pensi di questo?”.
Lui poi è sempre stato legato alla musica black, proviene dal RnB e la gavetta l’ha fatta anche con Big Fish, Tormento e Sottotono, per cui ha questa sua deformazione professionale/personale, insomma una passione.
A prescindere poi io gli faccio ascoltare le cose e ci sentiamo anche per simpatia reciproca.

Quindi non è da escludere che possa tornare una collaborazione con il Tizianone Nazionale?

Ma io penso che ne abbiamo fatte davvero tante: abbiamo fatto due pezzi assieme e lui ha anche prestato dei suoi vocal all’interno del disco di Una seria. Io non me la sento di chiederglielo, sarebbe assurdo un altro featuring! Quello che ha funzionato ed ha bei ricordi è meglio lasciarlo lì e non toccarlo proprio, così non lo sporchi.

L’ultima volta che ci siamo visti mi raccontavi delle difficoltà e della resistenza che hai incontrato da parte del pubblico mentre cercavi di lanciarti come prima donna del rap italiano. Oggi, secondo te, le cose sono migliorate? C’è meno sessismo?

Io penso che ci siano due tipi di commenti che mi hanno sempre accompagnato fatti dagli ascoltatori del rap, cioè che o non mi scrivo io i miei testi o che non mi sono meritata il successo e che l’ho ottenuto perché sono cugina di qualcuno o perché l’ho data a qualcun altro.
Per esempio: mi fa ridere il fatto che già ai primi tempi quando fu Amir ad espormi, nel lontano 2006, i commenti erano che lui mi scriveva i testi. C’è sempre stata questa sorta di diffidenza nei miei confronti allora ad un certo punto mi sono chiesta se effettivamente io avessi un pubblico nell’ambiente rap, mi sono posta questa domanda e la risposta non mi è stata molto chiara. Ecco perché ho deciso di fare un po’ come mi pare, magari faccio 3 singoli pop e poi esco con una super tamarrata! Tanto a loro non va mai bene niente! Avendo detto questo non voglio pormi come vittima, è semplicemente un dato di fatto, questi erano i commenti che spesso mi arrivavano, non sentivo supporto dal pubblico (dai rapper è un’altra cosa), però non è che io adesso farò solo pezzi reggaeton e pop.
Il mio percorso nel rap è nato dalle serate Black, non dalle jam, per cui la roba ballabile l’ho sempre amata e l’amerò sempre. Io non ho cominciato dai centri sociali o dalle posse.

Se non sbaglio prima di fare musica ti occupavi di radio, hai mai pensato di tornare a farla?

Da piccolina volevo assolutamente fare la VJ, poi mi ero fissata di dover far radio a tutti costi, vita o morte, dovevo assolutamente farlo e alla fine ci sono riuscita! Riconosco di non essere mai stata molto forte però ero molto preparata, con un buon knowledge. Io amo tutti gli aspetti della musica però ammetto di avere un’esigenza più del tipo creativo che comunicazionale.

Mi stai dicendo che potremmo vederti lanciare il tuo marchio di moda?

Prodotti sì ma un marchio di moda vero e proprio è molto difficile e secondo me no.
Magari mi disegnerò il merchandising da sola ecco.

Cosa stai ascoltando in questo periodo? Da chi ti stai lasciando influenzare?

Guarda se una volta ero solo rap fuck everything else oggi sto ascoltando (devo dire anche grazie a Spotify, che mi fa scoprire cose assurde) sempre urban ma con un miscuglio di cose ibride che mi fa volare tantissimo. Posso dirti Party Next Door, Major Lazer a bomba, sempre stata fan, Nicky Minaj anche. Poi Felix Snow e tanto tropical. Sono molto speranzosa in un ritorno del RnB stile anni ’90 perché ho sentito il nuovo pezzo di Dj Khaled con Rihanna e Bryson Tiller che è proprio RnB con un campione di Santana. Speriamo che torni questo genere e questo tipo di contaminazioni.

Giacomo Jack Frigerio
Classe 1993, Giacomo Jack Frigerio vide per la prima volta la luce in Monza e da allora vi vive più o meno stabilmente. Dopo un percorso scolastico travagliato capisce che le cose che li vengono meglio sono scrivere e sputare sentenze; da allora si dedica ossessivamente a queste due. Opinionista per Hano.it dal 2015 e frequentatore assiduo di osterie, trattorie e vinerie; tra i suoi hobby potete trovare: l'hip hop, la musica, le tavolate di amici, poltrire e guardare la pioggia da un luogo asciutto

Le ultime

“Magneto”, fuori ora il nuovo album di Greve e Ford78

Una collaborazione decisamente inedita quella tra il rapper (e beatmaker) torinese Greve e lo storico producer dei Brokenspeakers Ford78...

A tre mesi dall’uscita “Gelosa” di Finesse è di nuovo al #1 della top 50 Spotify

Quando tre mesi fa a Milano sono apparsi dei cartelloni che annunciavano un nuovo pezzo con 3 kings di...

Il nuovo singolo (sempre in latino) di Yozot: “Animvla Vagvla Blandvla (Gateway)”

Dopo il precedente singolo, che ci aveva colpito per il fatto di essere interpretato completamente in latino, il rapper...

Fuori il nuovo pezzo di Zampa: “Costellazioni” feat. Moder (prod. Manny Mani)

Dopo il grande annuncio del ritorno con Vibrarecords e la pubblicazione del primo singolo con Jack The Smoker, ora...

Interviste

Questo, potrebbeInteressarti!
Selezionati per te!