21 anni fa – ed esattamente nel Giugno 1994 – esce il primo disco di Warren G “Regulate.. G-Funk Era” per la Violator/Def Jam.
Quest’anno – forse cavalcando l’onda del rap che è “tornato di moda” o forse per celebrare il 20ennale con un anno di ritardo – il rapper di Long Beach fa uscire questo EP “Regulate.. G Funk Era Part II” con 4 tracce + intro con collaborazioni di Bun B, Young Jeezy, E-40, Too $hort ed ovviamente Nate Dogg, che troviamo su tutte e 4 le tracce.
15 minuti per un EP sembrano addirittura pochi, ma l’intento di Warren G è sincero: riportare alle orecchie delle teste Hip-hop un suono che si era perso nel corso degli anni, nonostante molti artisti avessero provato a cavalcare l’onda del G-Funk anche se in chiave moderna (Kendrik Lamar su “Good Kid, M.A.A.D City” e YG con “Twist My Fingaz” su tutti).
Il primo singolo uscito è “My House”, dove Nate Dogg reinterpreta il ritornello del pezzo degli anni ’80 dei Madness “Our House”, il brano è nel classico stile west coast, è ipnotico e ti fa muovere la testa su e giù.
“Saturday” – seguendo la tracklist – è il pezzo successivo che vede la collaborazione di due pesi massimi del rap west coast (ormai quasi 50enni) E-40 e Too $hort, suono rilassato da polleggio.
“It’s Saturday, time to go out and find me a party / I wanna play, got to have you all over my body / I feel nasty, when the music hits me I get real naughty / And I wanna play, yeah, if you feel me go raise your hand somebody”
Il pezzo migliore dell’EP, a mio parere rimane “Keep On Hustlin'” con Young Jeezy we Bun B ad accompagnare G sul beat (che riprende il successo dei Soul II Soul “Keep On Movin”) ed un eccezionale Nate Dogg al ritornello. Il suono di questo pezzo mi fa davvero tornare alla mente il primo “Regulate”, il disco di collaborazione tra Snoop, Warren e Nate “213”, ed anche quel suono west coast – ma un po’ meno Funk – del disco di 2pac con gli Outlawz “Still I Rise”. In particolare, l’apertura delle barre di Young Jeezy è un omaggio a Nate Dogg, 2Pac e Notorious:
“Rest in peace Nate Dogg, I’ll meet you at the gate (yeah) / Pac was alive, life still’ll be great (yeah) / District attorney, go ahead and free Lil Boosie (Boosie) / B.I.G was alive, everybody need some juicy (right)”
La massiccia presenza di campioni vocali di Nate Dogg (morto nel 2011 per un ictus, R.I.P.) fa automaticamente diventare questo EP una specie di tributo anche nei suoi confronti, ma senza perdere l’obiettivo principale: ridare un lustro – o quanto meno ricordare – che nella mappa del rap statunitense il G-Funk è sopravvissuto ai cambiamenti, alle mode ed al fashion rap.
Nonostante sia solo di 4 pezzi, possiamo affermare che “Regulate.. G Funk Era Part 2” è un esperimento riuscito, muove i ricordi dei nostalgici come me ed aiuta a far conoscere il suono funk di Los Angeles degli anni ’90. Voi cosa ne pensate?