Lo ammetto, quando è uscito l’EP “Inverno Ticinese” non li conoscevo ma appena ascoltati sono rimasto folgarato (basta farsi un giro sul mio profilo Facebook per capire) e quindi ho deciso di intervistrarli il più presto possibile.
California e Fausto Lama si sono prestati immediatamente alle “mie domande scomode come il divano su cui gliele ho fattte” (cit.)
Ciao Coma_Cose, sono molto felice di questo progetto, in Italia non ce ne sono tanti di questo tipo e a mio avviso se ne sente la mancanza, cosa ne pensate?
Ciao, ovviamente non sta a noi giudicare le nostre cose o auto collocarci in un genere o in una qualsiasi casella musicale. La parola che sta alla base del nostro progetto è: ‘libertà totale’. È cosi che ci approcciamo alla musica, ai video, alle fotografie… a noi piace così. Se poi piace anche agli altri non ci può che fare piacere!
Il fatto di parlare molto di questa Milano vissuta non pensate possa limitare l’interesse da parte del pubblico più (geograficamente) lontano?
Noi parliamo di quello che ci circonda, prima di tutto per un bisogno primario espressivo che ci porta a voler fotografare la nostra vita. Milano è la città in cui viviamo e ovviamente nei testi ne parliamo in modo esplicito ma ci sta arrivando tanto affetto da ogni parte di Italia, quindi seppur siamo molto didascalici si vede che raccontiamo la città in un modo universale in cui anche i non milanesi si possono riconoscere.
Ho una domanda provocatoria per Fausto, con Gleastilisti parlavi del fatto che economicamente ve la passavate alla grande per merito delle vostre famiglie. Adesso com’è “fare colazione in Giambellino senza i soldi del paparino?” 🙂
Hahahah! Quando ripenso a quei tempi credo che eravamo vent’ anni avanti alla Dark Polo, con la differenza che però noi a rappare spaccavamo. A parte gli scherzi in quegli anni ero un adolescente contro corrente, come poi dovrebbero essere tutti gli adolescenti, e ti assicuro che la cosa più punk che potevi fare era fare il finto ricco… e tu pensa che addirittura ci prendevano sul serio! Per fortuna poi si cresce.
Volevo chiedere a California se le piace Die Antwoord e nello specifico Yolandi, perché me la ricorda e non solo per il biondo platino…
Non sei il primo che ci paragona ai Die Antwoord… onestamente c’è tantissima Italia in quello che facciamo, certo che qualcosa nell’ attitudine di fregarsene dei clichè può innescare un parallelismo, insomma… magari! Hahaha
…visto che ci siamo continuo sulla falsa riga, gli artisti che vi ispirano maggiormente?
Francesco Guccini, i Velvet Underground e i Prozac +.
Il vostro artista rap preferito è De Gregori ma anche Battisti non scherza…
‘Che ne sai tu se campo di grano!’ (semi cit.)
Avete in programma dei live?
Stiamo fissando le date in questi giorni… a breve pubblicheremo il calendario. Non vediamo l’ ora di macinare kilometri e mangiare rustichelle.
California hai un passato da rapper o non ti è mai interessato? (sto evitando la domanda sulla scena rap italiana in tutti i modi…ce la farò)
A me non piace il Rap 🙂
Le produzioni sono tutte dei Mamakass o mi è sfuggito qualcosa?
Ci hai preso, all’ oggi tutti i brani che abbiamo pubblicato sono passati attraverso le abili mani dei Mamakass… i ragazzi spaccano!
Cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro? Uscirà un album o per ora l’EP è abbastanza?
Stiamo lavorando ai prossimi pezzi, e stiamo cercando di alzare ancora l’ asticella. L’ unica cosa che possiamo dire è: aspettatevi qualcosa di totalmente diverso… o forse no?
Ho una nota negativa, quell’underscore nel nome, non mi piace (lo so che non ve ne frega ma in questo momento parlo da fan). Come mai avete deciso di metterlo?
Era obbligatorio su Instagram
Quando parte “dolce venere di rime che non ti so mai capire…” mi coglie una piacevole malinconia, sono pazzo io o è l’effetto desiderato?
Sei un romanticone, non c’è niente di male… ‘ed il vento passava, sul tuo collo di pelliccia e sulla tua persona’ (stavolta Bassi non c’ entra.. cit. e basta).