Soundtrack: Hip Hop
Non è l’amore, ma è il primo disco che non si scorda mai e Gigi lo sa, i suoi fan pure e, a volte, vista l’insistenza, anche troppo.
“Il cuore e la fame”, il primo disco ufficiale di Egreen, oggi compie cinque anni. Un lustro per un album illustre divenuto un grande classico come quelli più vecchiotti degli anni ’90, ma che al contempo resta ancora coevo, vista la giovane età. Un disco potente, schietto, pieno di egotrip al punto giusto, preciso nei suoni, nella metrica e nel flow, un disco à la Fantamagic insomma. L’album arrivò dopo i mixtape e le diverse collaborazioni realizzate, tra le altre, anche con i giganti della scena, un esempio è “I’m nice (on the mic)” di Bassi Maestro, per di più presente nel progetto ufficiale del rapper di Busto Arsizio.
«Non so se hai presente che ho fatto e da dove vengo oggi rido: giornate buffe!»
A guardare la quantità di musica realizzata da Fantini, sembra sia passato almeno il doppio del tempo per questo disco tanto apprezzato quanto richiesto dai fan ed è proprio questa insistenza che spesso porta Egreen a non volerne sentire manco il titolo, ma che ha pure fatto in modo di recuperare le ultime copie stampate e rimaste sugli scaffali della Unlimited Struggle a seguito della rottura professionale e personale con i membri della label. Oggi che gli screzi sono ormai acqua passata e che i rapporti sono stati ricuciti e suggellati con una nuova collaborazione artistica con Dj Shocca che ha prodotto “Uno ad uno”, brano presente in “Entropia 3”, questo cult attuale viene rivendicato da Egreen come un ottimo lavoro, uno di quelli per il quale, oltre agli attestati di rispetto e di stima degli ascoltatori, ti complimenti da solo e lo sbatti in faccia a tutti con muso duro.
«Oggi questo disco compie 5 anni. Rompo sempre il cazzo su quanto lo rompete a me ma ‘sti cazzi, è un po’ come quando non ne fai passare una a un figlio del quale, in realtà, vai estremamente fiero. C’è gente che in 20 anni di carriera un classico manco lo vede in foto. Io un classico l’ho fatto. E come da tradizione porterò per tutta la vita sulle spalle il peso di averlo fatto col mio primo disco ufficiale. E sai che c’è? Non solo me lo dico da solo, mi do anche una bella pacca sulla spalla mentre dico a me stesso: “GRAZIE A ME”. Sì, bro. Grazie a me. A me e a nessun altro. Ti spacco ancora il culo e alla grande anche. Kiss the ring motherfucker.»
«Tu dov’eri fratello quando quel che avevo eran solo due cuffie?!»
Adoro questo disco, ci sono pezzi che ancora oggi non perdo l’occasione di ascoltare. Uno su tutti è “Non basterà” con Ensi, anzi credo proprio che sia il mio preferito. Con un paio di cuffie per strada mentre vado all’università, al pc di casa quando ritaglio tempo per me o in macchina lungo il tragitto che mi porta al lavoro, “Il cuore e la fame” mi ricorda che:
«Questo mondo è il mio posto nel mondo per voi sono solo sei cazzo di lettere»