“In The Beginning: Before The Heavens” è il nuovo LP di Blu & Exile: la recensione!
Ve l’avevo già detto: “In The Beginning: Before The Heavens” è uno dei dischi che ho atteso di più durante quest’anno ed oggi che sono riuscito ad ascoltarlo tutto posso dirvi che è come me lo aspettavo.
Blu & Exile pubblicano questo disco di 14 tracce – che arrivano direttamente dalla sessione di registrazione di “Below The Heaven”, uscito 10 anni fa – con la collaborazione di Dr. Oop, Donel Smokes, Aloe Blacc, e Blame One.
Non sono tutte tracce inedite: “Soul Provider,” “Another Day,” e “Party of Two” furono già state pubblicate nel 2006 sull’EP di Blu “Lifted” ma sono sempre un piacere da riascoltare. Exile produce un’atmosfera che risulta essere Golden Age al 100% tramite l’utilizzo di campioni e scratches, che in un pezzo Rap non fanno mai male.
Partiamo subito a raccontarvi il disco e facciamolo dal mio pezzo preferito in assoluto: “Hard Workers” insieme a Blame One – rapper di San Diego – è una manata assoluta. Un ritornello fatto di campionamenti vocali, scratches che suona potentissimo.
Mi rendo conto di quanto si effettivamente difficile raccontarvi un disco che scorre liscio e piacevole dall’inizio alla fine: le 14 tracce si fanno ascoltare (almeno da me) molto volentieri ed anche più volte: il suono classico prodotto da Ex ed il rap di Blu – quasi mai monotono – fanno si che il disco sia in play da un paio di giorni dove l’unica traccia identificabile come “fiacca” potrebbe essere “Life Is A Gamble” insieme a Donel Smokes, Trek Life & Co$$.
Ma una cosa deve esservi ben chiara: se avete amato “Below The Heaven” questo disco (seppur ottimo) non è un prodotto a quel livello. Dalla sessione di registrazione originale rimasero inediti circa 40 brani dai quali poi sono stati estratti i 14 pubblicati su “ITBBTH” ed il disco suona più come un “Vol.2”, piuttosto che come un prodotto nuovo.
“All The Ladies” suona potente pur avendo un beat dalle sonorità super funk e skippando la traccia successiva, le atmosfere funk si trasformano in jazz nel pezzo dedicato alle donne: “Party Of Two” esplora una tipologia di “romanticismo” legata al sesso con riferimenti espliciti.
“Back To Basics” invece è stato uno dei pezzi anticipati prima della release del disco: sempre un beat boom-bap, sempre rime serrate, sempre sample vocali nell’hook (“No double-checkin’, vocals kill like weapons” di Guru in Mass Appeal dei Gang Starr) dove Blu racconta quello che ha fatto (e sta attualmente facendo per la scena Hip-Hop).
“Somebody asked me what exactly I’ma do for Black music / I told ‘em I’ma chop it up loop it and rap to it / I’ma a conscious slash average Black human / But see I’m from the street, so you know I gotta keep that ass moving”.
Quello che posso dire è che le influenze di J Dilla (con cui entrambi hanno collaborato in passato, specialmente nel disco “Jay Loves Japan”) si sentono; soprattutto nei beats di “You’re Gonna Die Someday” e “Another Day” (con un bellissimo sample di “Alone Together” dei chitarristi Jazz Jim Hall e Ron Carter).
“In The Beginning..” è un disco che non sembra avere 10 anni – anche se si colloca un paio di gradini al di sotto del suo predecessore. Potente al punto giusto, potrebbe essere una boccata d’aria fresca nel panorama attuale, dove stiamo notando degli incoraggianti segni di ripresa “musicale”.
Noi ve lo lasciamo qui sotto, in modo tale che possiate ascoltarlo e farci sapere se siete d’accordo con il nostro parere!