Testi CanzoniMacro Marco e Don Diegoh - Per sempre (Testo)

Macro Marco e Don Diegoh – Per sempre (Testo)

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Leggi il Testo Per sempre Macro Marco Don Diegoh. “Per sempre” è una canzone di Macro Marco e Don DiegohPer sempre Lyrics

Testo Per sempre Macro Marco Don Diegoh

Io cercavo solamente posto per me,
tornare un giorno non lontano dentro la tua città.
Citofonarti a casa e dirti: ‘Scendi, sono da te.
Fa freddo mettiti il giubbotto poi beviamoci il bar’/
Da piccolo mia madre mi voleva avvocato,
oppure medico, io già studiavo da letterato
e quando il professore anziano ci spiegava le equazioni
stavo all’ultimo banco, scrivevo le canzoni/
Davide dormiva nell’ora di religione, Francesco dentro la mista metteva una piantagione, Roberto già dalle 8 mi aspettava sul portone, 4 Lucky Strike ed entravamo a lezione/
Poi sognavamo di volarcene via, come io e te/
oggi sono stanco e perdo la gente vicina a me/
Mio fratello, mia sorella, neanche il tempo di parlare..
se non per i regali di mio padre a Natale/
L’avresti tu detto mai che poi si arriva a un’età
in cui si è tristi e contenti a metà, senza una metà?
E temi di esternare la tua felicità, per ogni rischio c’è un’opportunità, una chance/
Io faccio tutto in velocità, non guardo mai nei replay, tu sei Lei nei miei frame, entri e sembri il sax di Coltrane, tra i “non posso” e i “vorrei”, ti ho aspettata come i dischi di Nas/
Rimo da quando Maurizio non pensava nemmeno di fare lo scrittore, Debora e Francesco non stavano ancora assieme, Marco era già il capo nel fare ‘ste produzioni, Neffa fumava e poi cercava le costellazioni / D’Estate, cercavo un motivo per stare qui, stare qui / “Diego svegliati che è già Lunedì”/ Mai fatto il divo nè il cattivo ho dubbi grossi così /non ho più un mito, sono finti come il sangue nei film.
So come svegliarsi dopo ogni sconfitta
e che i più sinceri c’hanno la schiena dritta/
e che non finirà quest’infinita salita,
siamo soli anche dinnanzi la più grande partita/

E anche se dei treni non sono passati mai,
sono qui che fumo che conto le fitte al ventre.
Abbracciami, fai finta di niente tanto lo sai che qui
tornano tutti… per andarsene per sempre.

Mi hanno insegnato che, più di quello che dici, conta quello che fai, conta come lo fai / Per questo, più che mostrarti la suola delle mie Nike, ho ancora le nocche dure e ti mando a scuola sul mic. Poi davvero tu di te stesso cos’è che sai?
No, davvero, tu di te stesso cos’è che sai? / Che mentre pensi a tutto quest’odio, tutto quest’hype… qui fotte a nessuno di chiederti come stai.

Nasci che non sei nessuno, eccetto per qualcuno/ senza fiato provi la corsa al numero uno/
Diranno che è un tuo limite avere le pezze al culo/
Vogliono tenere la tua fame a digiuno/
Scrivo che oggi è già diventato ieri,
lei senza giubbotto che balla tra i miei pensieri/
Scrivo perché, quando i guai qui si fanno seri, non voglio avere bisogno di te per poi dirti che non c’eri/
Chiedo di questi anni che cosa mi resterà?
Forse qualche vecchia foto ed il tempo che se ne va.
Sogno mia sorella che sboccia e diventa mamma,
voglio trasformare i fogli in soldi per mio papà/
Non confondi la mia storia con quella della Via Gluck/
Io mando messaggi precisi ed in alley oop/
e quando i fantasmi si mostrano a tu per tu, so che
“They come around but they never come close to!”/
Per cui prendo la penna e scrivo un testo,
metto tutto quanto dentro e dico “Okay fatevi sotto adesso”,
Quanto tempo resta per dare tempo a me stesso?
Quanto ne dò al capo e ai sogni che m’ha promesso?
Oggi i giorni sono come i soldi e non bastano mai,
per dedicarti mano sul cuore a quello che fai/
Che se un uomo è il risultato di tutto quello che ha perso,
alzati usa ogni strumento come in jam session!

E anche se dei treni non sono passati mai,
sono qui che fumo che conto le fitte al ventre.
Abbracciami, fai finta di niente tanto lo sai che qui
tornano tutti… per andarsene per sempre.

Mi hanno insegnato che, più di quello che dici, conta quello che fai, conta come lo fai / Per questo, più che mostrarti la suola delle mie Nike, ho ancora le nocche dure e ti mando a scuola sul mic. Poi davvero tu di te stesso cos’è che sai?
No, davvero, tu di te stesso cos’è che sai? / Che mentre pensi a tutto quest’odio, tutto quest’hype… qui fotte a nessuno di chiederti come stai.

macro marco don diegoh
macro marco don diegoh

Testo Per sempre Macro Marco Don Diegoh

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