Non credo di averlo notato solo io ma ormai nelle cosiddette “pagine di settore“, quelle che parlano di rap e hip hop c’è una tendenza sempre più marcata: pubblicare spezzoni di video che testimoniano quei simpatici “siparietti” (non so come altro definirli) che sempre più spesso si verificano durante i live dei rapper.
E’ una vera e propria invasione ormai, sembra quasi che non valga più la pena parlare di un concerto se all’interno di quest’ultimo non è successo qualcosa di “curioso”, o perlomeno qualcosa che possa essere pubblicato il giorno dopo sui social, meglio ancora se diventa virale. Tra il pubblico dei concerti vediamo quindi orde di ragazzini, ognuno con il proprio fedele smartphone in mano, pronti a catturare il momento giusto, praticamente per tutta la durata del live. Sembra essere diventato più importante avere un “content” da pubblicare sui social piuttosto che godersi il live del proprio rapper preferito.
Quelli di voi che bazzicano Instagram sanno sicuramente di cosa sto parlando, ma per quei pochi, pochissimi che non lo sanno, andiamo a fare qualche esempio. (Per correttezza eviterò di riportare i nomi delle pagine Instagram in questione)
Partiamo dal siparietto più famoso, uno dei primi a verificarsi e sicuramente quello che ha creato più rumore: “Rhove se ne va dal concerto perchè il pubblico non salta”
E’ stato di sicuro il siparietto più “chiacchierato” ma non l’unico di cui si è reso protagonista Rhove. Il mio preferito è di certo quello in cui l’artista di Rho stava per essere picchiato dalla sicurezza, ma qua parliamo di gusti personali…
C’è stato poi tutto il filone del coro “Portaci a puttane” cantato dal pubblico ai rapper, che è stato come la manna dal cielo per i cacciatori di siparietti… Eccone alcune esempi, sempre riportati fedelmente dalle pagine Instagram:
Guè risponde al coro “Portaci a puttane”: Se fate i bravi vi ci porto…
Dopo il coro “Portaci a puttane” Lazza chiede scusa alla fidanzata
Tony Effe dice basta al coro “Portaci a puttane”
Noyz Narcos va a puttane da solo ignorando il coro “Portaci a puttane”
Ok, una di queste è inventata (ma abbastanza verosimile a pensarci…) sta a voi scoprire quale.
Si varia un pò su tutti i fronti, dalla visione “mistica” di Tedua che vede gli UFO fino al panino lanciato a Lazza (che però ha già mangiato).
C’è poi un altro “filone”, quello del pubblico indisciplinato che meriterebbe un capitolo a parte… Chi tocca i genitali, chi tocca la pancia, chi lancia qualsiasi oggetto gli capiti tra le mani, chi prova a rubare al rapper di turno orologi o capi d’abbigliamento costosissimi… (chiamali scemi). Ci sono troppi esempi e riportiamo solo lo spiacevole episodio capitato (suo malgrado) a Capo Plaza:
In alcuni casi è proprio la vita privata dei rapper ad entrare in gioco, come nel caso di Tony Effe che ferma il concerto per inalare un pò di Ventolin (poteva farsi un bidet visto che c’era). Arriviamo poi a Massimo Pericolo che dopo la cagata storica a casa di Marracash rende nuovamente pubblica la sua incontinenza:
Avete notato che in tutto ciò c’è una grande assenza? Esatto, la musica. Non si parla mai di musica. In questi articoli non ho mai letto di quanto sia stata bella la performance, se il cantante era in forma, quali canzoni ha cantato… Niente di tutto ciò.
E perchè? Perchè la musica non è più la protagonista.
Non è più al centro del discorso, è diventata marginale.
L’importante è il siparietto, il content da pubblicare e sperare che diventi il più possibile virale. Fino ad arrivare al punto di pensare che alcuni artisti li causino di proposito questi piccoli “inconvenienti”, sapendo che il giorno dopo qualcuno ne parlerà sui social.
Siamo ottimisti e pensiamo che in realtà non sia così… Anzi siamo ancora più ottimisti e pensiamo che un giorno si tornerà a parlare (anche) della musica.
