Ormai tutto e tutti vogliono diventare dei rapper famosi: dal vostro fratellino di 8 anni allo yogurt scaduto che tenete ancora in frigorifero.
Con l’avvento del rap mainstream oggi molti ragazzini hanno un idea ben diversa di cosa voglia dire fare musica Hip Hop e, complice il web, hanno tutti i mezzi per farsi conoscere e per apparire.
Proprio il web è forse l’amico ed il nemico più grande di questo genere: se da una parte le informazioni viaggiano molto più velocemente e chiunque può documentarsi sugli avvenimenti del mondo Hip Hop (magari proprio qui su Hano), dall’altro tutti possono farsi conoscere ed arrivare al successo o alla popolarità semplicemente facendo molte visualizzazioni su youtube (vedi BelloFigoGu su Rai 2).
Nonostante il web sia uno strumento potentissimo che è stato in grado di lanciare artisti che vendono milioni di dischi come Fedez o Emis Killa, sicuramente da solo non basta per completare la formazione artistica di un aspirante rapper; quello che aiuta e, anzi, in passato era una delle poche cose che contava, è l’ambiente in cui cresci e le influenze culturali che la tua città può trasmetterti.
Ma quali sono le città in Italia in cui è più facile ricevere questo tipo di stimoli?
Ad oggi sicuramente Milano è una delle capitali italiane dell’Hip Hop: è una città che ha sfornato moltissimi talenti e numerosi artisti di successo, dai Club Dogo a Fedez, passando per Emis Killa, Dargen D’Amico, Marracash senza dimenticare Fritz da Cat, Bassi Maestro, Lord Bean ed i pionieri Articolo 31 che sono stati tra i primi a far conoscere il rap all’ombra della Madonnina.
Bologna si contrappone al successo commerciale di Milano, rimanendo città dell’underground per eccellenza.
Proprio a Bologna sono nati i primi collettivi Hip Hop in italia come Isola Posse All Star che i più vecchietti di voi lettori ricorderà per “Stop al Panico”; impossibile non citare i Sangue Misto, che proprio a Bologna hanno sfornato alcuni dei più grandi album di Hip Hop che questo paese abbia mai visto, SxM e Neffa ed i Messaggeri della Dopa.
Altri guru che hanno mosso i primi passi nella scena bolognese sono Kaos One, Dj Gruff e Dj Double S che, anche se torinese, al tempo giovanissimo girava con i maestri bolognesi.
In tempi più recenti Bologna è stata protagonista dell’ascesa della PMC (Porzione Massiccia Crew) che vede tra i suoi membri più conosciuti Inoki, Shablo ed il defunto Joe Cassano.
Anche a Roma la situazione è sempre stata molto attiva; oltre Onda Rossa Posse, Power Mc’s e Assalti Frontali, tre collettivi degli esordi trascinati da Lou X, Ice One e Militant A, dalla seconda metà degli anni ’90 l’Hip Hop a Roma ha avuto un solo nome: Colle Der Fomento.
Oggi i Colle sono, ovviamente, ancora in attività ma a Roma hanno mosso i primi passi molti altri collettivi di spicco come Truceklan, Broken Speakers e Gente De Borgata.
A Torino sono nate realtà altrettanto importanti come gli ATPC, Dj Fede e Franky Hi-NRG, ma anche Ensi, Rayden e Raige, Dj Double S e The NextOne.
La Puglia è sempre stato più legato alle realtà raggae come i Sud Sound System ed oggi i BoomDaBash, anche se ha sfornato alcuni rapper che hanno ottenuto un discreto successo come Mecna, Aban e soprattutto Caparezza.
La Campania, invece, ci ha regalato Clementino e Rocco Hunt, ma anche Ghemon (Avellinese ndr) le cui prime incisioni sono proprio in dialetto irpino.
La Calabria ha visto crescere Tormento ed Esa a.k.a. El Presidente (anche se poi le loro radici musicali le hanno mosse a Varese) ma anche Kiave e Turi.
In Sicilia è impossibile non ricordarsi di Stokka & MadBuddy, Johnny Marsiglia, Big Joe e Louis Dee ma anche Mariano, il rapper siciliano, venuto su a Milano con il suo bagaglio a mano.
L’altra isola, la Sardegna, merita una menzione d’onore per il collettivo Machete anche se ormai si è trasferito tutto a Milano. L’estremo Nord ha visto, invece, la formazione degli OTR e i Sottotono, e a Treviso hanno mosso i primi passi Mistaman e Dj Shocca.
I grossi centri urbani sono sempre il primo punto di lancio e, per un artista, sarà indispensabile trasferirvisi ad un certo punto della sua carriera. L’unica eccezione è rappresentata forse da Fabri Fibra che è riuscito ad incidere album di successo con Uomini di Mare e Teste Mobili rimanendo sempre a Senigallia dove registrerà anche Tradimento.
Insomma il luogo in cui nasci influenza ovviamente tutta la tua cultura, anche se viaggiando e trasferendosi il mondo cambia radicalmente mostrando sempre nuovi stimoli.