“Charles Bukowski si distingueva dagli altri scrittori e poeti del suo tempo; era un personaggio in controtendenza, che spiegava il mondo dal suo punto di vista, in modo cinico violento e diretto. Le sue metafore sono pugni dritti allo stomaco! Talvolta volutamente sgrammaticati, i suoi testi sono semplici da comprendere e di grande impatto.
Noi abbiamo scelto di usare la sua figura per raccontare un tema che ci sembra molto contemporaneo:
‘La poesia al giorno d’oggi non paga’. Un concetto che Bukowski esprime nella maniera più chiara possibile: ‘Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze’.
La tecnica Bukowksi è anche questo.” [Two Fingerz]
La tecnica Bukowski dei Two Fingerz – Recensione
Diciamo la verità, Roofio e Danti, da “il disco volante” in poi hanno preso una direzione – soprattutto per quanto riguarda i suoni – molto house o comunque dance e non credo che loro lo nascondano. Con questo nuovo lavoro “la tecnica Bukowski” provano a fare un passo indietro sia a livello di sonorità (non riuscendoci sempre) sia a livello di collaborazioni. Troviamo ad accompagnarli in questo nuovo viaggio: J-Ax (“Uomo Nero”), Lorenzo Fragola (“Matriosca”), Madman (“B&W contro la crisi”), Shade (“Mentos & Cola”), Vacca (“Ho la Hit”), Dargen D’Amico & Valentina Tioli (“Neve”) e Ilaria (“Crash test”).
L’album è in vendita in doppia versione: Standard e Deluxe (2CD), la Deluxe include – oltre a “LA TECNICA BUKOWSKI”– anche ‘DANKSY’, l’album composto da 9 tracce inedite, che è stato disponibile per un periodo limitato di tempo in free download.
UOMO NERO (feat. J-AX) è Il brano che apre il disco, Danti parla dell’Uomo nero di quando era bambino che non lo spaventa più quanto lo spaventa l’uomo vero, cinico e senza scrupoli. “Non ho paura dell’uomo nero, chi mi spaventa è l’uomo vero”. MENTOS E COLA (feat. SHADE) doppi sensi, giochi di parole e Shade con il suo rap veloce “vado talmente veloce che sono già al prossimo pezzo levati di mezzo talmente veloce che vado a puttane ma vengo già quando mi dicono il prezzo”. NEVE (feat. DARGEN D’AMICO e VALENTINA TIOLI) è il brano che vede i Two Fingerz tornare a collaborare con Dargen D’Amico; a completare il trio, la bella voce di Valentina Tioli. La “Neve” di cui si parla è qualcosa di soffice e candido che avvolge e ammorbidisce ciò che ricopre, magari anche nascondendone i difetti che poi – con il ritorno del sole – tornano a galla. BUKOWSKI è il primo singolo estratto dall’album ed è indubbiamente il prezzo che personalmente ho apprezzato di più, a parte il “tributo” a Charles Bukowski – che non è tra i miei scrittori preferiti ma ne comprendo e apprezzo il genio – è il pezzo con il beat più massiccio di tutti (chiaramente se stiamo parlando di un disco Hip-Hop) ed è qui che Danti e Roofio riescono nel loro intento con flow, rime e strumentale ci riportano ai Two Fingerz di qualche anno fa. PLASTIC MAN Obiettivo del pezzo, e degli sfottò che il brano ha al suo interno, sono gli “uomini di plastica” che in questo mondo di Social Network fondano la propria reputazione e, alle volte, il proprio successo sull’immagine che per loro è solo forma e non contenuto. In B&W (Contro la crisi) – (feat. MADMAN) i Two Fingerz e Madman trovano la soluzione alla crisi economica “con le puttane e con l’erba” legalizzando l’erba e riaprendo le case chiuse, secondo loro, girerebbero meno soldi in nero. Crash Test (feat. Ilaria) dopo il “Burattino” e il grillo e la formica di “1+1=3”, anche ne “La Tecnica Bukowski” i Two Fingerz raccontano un’altra fiaba: la storia d’amore tra il manichino che viene usato per provare le auto nei crash test e la ragazza che “schiaccia il pulsante del crash test (…) che ogni giorno lo ammazza”.
In conclusione “la tecnica Bukowski” è una produzione di buon livello sia per quanto riguarda suoni e produzioni sia per le collaborazioni. Danti ormai ha un suo stile che lo contraddistingue con i suoi giochi di parole e le rime divertenti riuscendo a diventare serio e “romantico” in altri pezzi. Sicuramente non è un disco 100% Hip-Hop, i Two Fingerz continuano a strizzare l’occhio al POP e in alcuni casi alla Dance ma sicuramente non mancano di originalità e creatività.