“Diss In Formazione” la risposta dei Poeti Estinti al Messaggero!
Partiamo dal principio: dall’8 al 1o Maggio 2019 si è tenuta la terza edizione del Festival delle Resistenze Metropolitane organizzato da Teppa, organizzazione antifascista informale legata agli ambienti universitari, il tutto negli spazi della Sapienza di Roma.
La serata più importante è stata il concerto di nostro fratello DJ Fastcut, che in concomitanza dell’evento, ha presentato a Roma – sua città natale – il secondo capitolo di “Dead Poets: I Due Ordini”, con ospiti di tutto rispetto direttamente dalla scena Hip-Hop underground italiana: da Claver Gold a Kento, da Sgravo a Gast, passando per il Turco, TMHH, V’aniss, Phedra, Mattak & Funky Nano, Suarez, File Toy e tanti altri.
Fin qui tutto bene, se non fosse che il concerto è stato additato dal sig. Marco Pasqua, giornalista de Il Messaggero, come un rave party illegale a base di alcool e droga, dove l’obiettivo principale era la “celebrazione della teppaglia” proprio su un suo articolo.
Personalmente preferiremmo concentrarci sul fatto che un evento di questa portata musicale per la scena Rap italiana sarebbe stato da lodare e non da condannare, cercando di non mescolarlo allo schieramento politico degli organizzatori, alla distribuzione di alcolici, ai permessi e quant’altro.

Ad oggi – 2 mesi dopo – Dj Fastcut ed un manipolo composto da 25 Poeti Estinti (già presenti sul disco del produttore romano) pubblicano la traccia “Diss In Formazione”, dove viene appunto puntato il dito in una sorta di vendetta contro Il Messaggero, ed in generale contro tutta quella mala informazione fatta di invenzioni che servono soltanto a buttare benzina sul fuoco delle fake news.
Nonostante il polverone scaturito dall’articolo relativo alla serata di presentazione di “Dead Poets II”, il signor Pasqua ha continuato con la sua crociata contro le serate studentesche (non entriamo nel merito della legalità o meno) in occasione del dramma accaduto con la morte di Francesco Ginese, ragazzo 26enne durante una di queste “fantomatiche” feste.
Nessuno, tra di noi in redazione, ha la pretesa di essere un giornalista o un esperto del settore. Siamo solo ragazzi con una passione particolare per questa “roba” e nella maggior parte dei casi ci viene cucita addosso la colpa di essere pseudo-giornalisti a causa di gusti non del tutto compatibili con quello che proponiamo, quando la fuori – su testate NAZIONALI – c’è gente che per due click farebbe molto peggio.
Noi preferiamo parlare di musica ed incredibilmente Valerio riesce sempre a colpire nel segno, nonostante tutto: ascoltatevi il dissing qui sotto.
E poi, visto che le citazioni colte al giorno d’oggi funzionano sempre, come diceva Oscar Wilde: “Non importa che se ne parli bene o male. L’importante è che se ne parli”.
Vi ricordiamo che qualche mese fa abbiamo fatto 4 chiacchiere con Fastcut ed abbiamo parlato di “DP2”, musica e tanto altro. Leggete l’intervista qui sotto!