Ho ascoltato in anteprima il nuovo disco della Dark Polo Gang “Trap Lovers” la notte prima di incontrarli per le interviste di lancio. Il mio collega non poteva partecipare e così all’ultimo minuto mi sono offerto io. Devo dire che ero curioso di conoscere i tre ragazzi romani, però devo ammettere che ero completamente impreparato. Io sono della scuola di pensiero del “se fai il rapper, devi fare le rime” per cui ho sempre visto il collettivo romano come qualcosa di “altro da sé”, però ricordo anche un’invettiva di Tedua durante una live in cui diceva “la Dark Polo Gang è Barocco, per questo non la capite”. E negli anni, visto anche l’enorme successo e seguito della Gang, mi sono convinto che, sì, probabilmente non la capivo o, forse, non avevo gli strumenti per capire.
Ascoltare l’ultimo lavoro era il minimo potessi fare per arrivare un minimo preparato e comunque l’obbiettivo dell’incontro non era tanto raccontarsela su ma lanciare Trap Lovers in uscita questo venerdì per Universal Music.
Anche se era notte fonda, a me, comunque, sono bastati i primi minuti della prima traccia, “Cambiare adesso” (che ho scoperto poi essere il prossimo singolo), per avere un’idea del nuovo corso dal gruppo romano, l’espressione che mi è scappata è stata “Oh toh, sono maturati“. E non intendevo di età o argomenti, ma nel liricismo. Mi son sembrati subito più puliti, più precisi. Probabilmente questo è esattamente quello che chi segue la Gang da tempo non vuole e non mancherà di criticare su forum e social, ma è evidente che una scrittura più curata e magari meno criptica e cupa possa facilitare la fruizione anche a un pubblico diverso dalla fan base standard del collettivo. E questo è sicuramente uno degli obiettivi, come conferma Wayne.
E tutto il prodotto sembra curato con più attenzione, anche perché i tre hanno lavorato “in maniera diversa”, più professionale se vogliamo, o meglio, meno improvvisata. Mentre un tempo potevano registrare 3 brani in una sera tra una cena a base di pollo fritto e l’altra, adesso si sono approcciati al lavoro in modo più strutturato, passando ore e ore in studio, limando i pezzi fino a che questi non avessero trovato la soddisfazione piena di tutti e tre i membri, come ci racconta Tony Effe. Un approccio diverso che li ha portati anche a confrontarsi di più, laddove un tempo magari non avrebbero contestato una scelta di un altro membro, stavolta, forse anche perché Trap Lovers è il primo vero prodotto della Dark Polo Gang con tutti i componenti insieme, hanno avuto il coraggio di prendersi del tempo per discutere sulle canzoni fino a ché non ne fossero tutti convinti.
Devo dire che sentire parlare Wayne e Tony (ma la stessa sensazione me l’ha data anche Pyrex coi suoi silenzi…) mi ha molto avvicinato a questi ragazzi. Ho visto in loro la persona oltre il personaggio e, nonostante la giornata infinita di interviste e promo, ho notato una consapevolezza che non mi aspettavo e una voglia di raccontarsi, spiegarsi, farsi conoscere e farci entrare nel mondo Dark.
Per fortuna all’incontro c’erano i colleghi di altre testate, alcuni preparati ai limiti del fanatismo, per cui gli spunti interessanti non sono mancati, ne riassumo un po’ di seguito:
– Ho scritto che Trap Lovers sarà il primo disco della Dark Polo Gang con tutti i membri perché, come ci fanno notare i ragazzi, i lavori precedenti erano “i dischi di qualcuno a cui gli altri partecipavano”. E questo fa capire anche il diverso approccio in fase di lavorazione.
– “Il mondo Trap è fatto anche di quello”, la risposta a chi chiedeva se avessero messo da parte i Social rispetto al passato.
– “C’è solo un featuring nel disco perché già eravamo tanti noi in tre”.
– Perché Mambolosco? “Perché l’abbiamo firmato noi e poi perché ci assomiglia”.
– “Credo sia stato stimolante per lui, lavorare col numero 1”, la risposta di Tony Effe a chi chiedeva come deve essere stato per Sick Luke lavorare con Michele Canova. Canova non ha bisogno di presentazioni e la sua produzione artistica dell’album segna un ulteriore indizio sulle intenzioni della Gang.
– “Stiamo lavorando a un live vero” rispondendo alla domanda se avessero in canna qualcosa di diverso dai soliti Dj Set.
– “Siamo come la Disney”. Questa è una delle cose che mi ha colpito di più. Ci si chiedeva cosa pensassero del fatto che molti bambini li ascoltassero nonostante i temi trattati nelle loro canzoni non fossero proprio per minori… ma Tony Effe, ancora una volta illuminante, spiega che probabilmente il loro linguaggio fatto di metafore (es: cono gelato….) e di neologismi rendesse in realtà comprensibile e attraente i loro testi anche a chi non avesse, per età, accesso al reale significato. “Un po’ come Topolino e Minnie”.
– “I piaceri si fanno”, rispondendo all’importanza delle partecipazioni nei dischi degli altri artisti. (E qui si potrebbe aprire un mondo… ma lo approfondiremmo in un’altra occasione)
– “I fan hanno sofferto? Pensa noi” un velo di malinconia negli occhi di Wayne. “è stata una decisione sua che abbiamo rispettato”, questa la risposta della Gang alla domanda sull’elefante nella stanza, ossia l’assenza di Side.
– In realtà su Side e sul perché sia uscito dal gruppo girano numerose storie, ma nessuno nella stanza ha pensato di interrogare i ragazzi su questo, non era sicuramente il momento ne il luogo. Ne avremo ottenuto risposte diverse. In realtà il nome è uscito perché qualcuno ha fatto notare che “Trap Lovers” in origine doveva essere un disco firmato da Tony Effe e Side, ma invece il Fantino ha spiegato che il progetto all’inizio in realtà doveva essere solo suo, ma il fatto che anni fa fosse uscita una traccia con la partecipazione di Side aveva portato confusione nella testa dei fan.
Trap Lovers della Dark Polo Gang esce questo venerdì su tutte le piattaforme e supporti. Io il disco l’ho già ascoltato e dopo aver conosciuto Tony, Wayne e Pyrex mi sono ripromesso che di questi ragazzi voglio saperne di più e approfondire alcuni lati delle loro personalità che mi hanno fatto solo intravedere. Per cui conto di ritrovarli presto per un’intervista vera e se hai delle curiosità per la Gang scrivimile che le metterò in agenda.
Per il resto non so se alla mia età mi si possa definire pischelletto dark, ma sicuramente da oggi guarderò con più attenzione le scelte e l’evoluzione della Dark Polo Gang.
Buon ascolto.