Testi CanzoniVinicio Capossela - L'angelo Della Luce (Testo)

Vinicio Capossela – L’angelo Della Luce (Testo)

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Estratto dal nuovo album di Vinicio CaposselaCanzoni della Cupa. Leggi il Testo L’angelo Della Luce Vinicio Capossela

Vinicio Capossela L’angelo Della Luce Testo

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All’angelo devi andare,
se non da vivo ci vai da morto
all’angelo devi arrivare,
nella grotta che schiaccia il male
tra i vagabondi, vagamundi,
schiuma dell’umanità.
La conchiglia sul cappello,
per terra vagan la Terra
nella torcia portan la luce
e dentro al cuore l’oscurità

Avvolti nella pelle,
dormono sulla terra
nel grembo dei sepolcri,
nel letto delle rovine
flottano per il Tempo
finché non verrà la fine…

Tra i vagabondi vagamundi,
schiuma dell’umanità
accappanti, accapponi,
affarinati, falsi malati.
Abbianti, accattosi,
limosinanti simulati.
Sacerdoti, alacerbanti,
affamiglioli, vergognosi.
Perdonatori, venditori,
medicastri, guaritori.
Affarfanti, alacrimanti,
apezzenti, testatori.
Alla questua portan la croce
e guai a chi non gliene da
Nel cappello rovescian la croce
e nel falso la Verità.

Santo Michele di Monte a guidarci pensaci tu.
Michele arcangelo mio a te ti affido la morte mia,
e se non ci vediamo più, in paradiso portaci tu.

Col dito nel vapore scrivo
e ti affido l’immagine mia,
esci camminando all’indietro
per non dare le spalle alla luce,
dalla grotta esci all’indietro
pure se il miracolo non l’hai avuto.

L’angelo della luce
è caduto di testa in giù.
Il cielo si è rovesciato,
il mondo l’ha conosciuto.
Il male lo ha calpestato
e con il piede è rimasto impigliato.

L’arcangelo della luce
è volato di testa in giù
si è sporcato dentro alla vita,
e le ali non volano più…

La grazia l’ha portata,
l’ha donata a chi non ne ha
la grazia l’ha portata,
la sola grazia la carità:
Dar da bere agli assetati,
visitare i carcerati,
seppellire agli ammazzati,
rivestire gli ammalati.
Dare a mangiare agli affamati
e a me non c’è chi me ne dà.

Col dito nel vapore,
ti ho affidato l’immagine mia.
Tra il niente che c’era prima
e il nulla che verrà dopo,
la vita mi sono sognato
e dentro al sogno te l’ho affidata
tra i vagabondi vagamundi,
schiuma de l’umanità
tra i consumieri, consumati,
raggruppati, artificiati,
rintruppati, ammassonati,
rivestiti, implasticati,
feccia de l’umanità,
tramonto de l’umanità.

Santo Michele di monte a te ti affido l’anima mia
e se non ci vediamo più, in paradiso portaci tu,
portaci tu, portaci tu, portaci tu, portaci tu.

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