Random è il titolo della nuova uscita di Kaizén (Gabriele Deriu e Dario Colaiuda/Dazkol) ed En?gma (Francesco Marcello Scano): il (quasi) inedito trio di Olbia ha da poco rilasciato questo lavoro targato Machete Empire Records e distribuito da Sony.
L’EP, che inaugura il 2015 della casa discografica con sede a Milano, costituisce la vera “prima prova” ufficiale per il duo Kaizén, fino a questo momento apparso soltanto nella versione digitale del Machete Mixtape Vol.III (proprio insieme a En?gma) con Malessere, bonus track di questa produzione.
Entrando subito nel vivo dell’ascolto: le scelte del duo Kaizén oscillano fondamentalmente fra la drum & bass e la dubstep, nel rispetto degli standard di genere per quanto riguarda i bpm delle basi. Si tratta di produzioni ricche di sub-bass e breakbeats, disegnate con linee che difficilmente potranno dispiacere agli amanti del genere. A differenza di quanto scritto nella presentazione*, per onor del vero, mi sembra giusto dire che all’ascolto le produzioni non sembrano né “atipiche” né di particolare originalità, senza che questo vada a costituire un problema evidente.
Il “respiro internazionale” di cui godrebbe Random, d’altronde, dipende dal mancato allineamento delle produzioni italiane rispetto a quelle internazionali, e non viceversa. Passando ai contenuti, all’interno di Random si affastellano pezzi di tipologia (e qualità) difforme: “contro gli estimatori”, per citare Bassi Maestro (Trash Talking); di vena “ambientalista”, dove l’ambiente è anche e soprattutto origine prima del suono (Habitat, uno dei migliori pezzi dell’EP); relativi a nostalgia del passato e incertezza per il futuro (Che ne è stato di noi?); o, ancora, autocelebrativi (La testa che fa…); per finire, si affrontano anche i temi (più interessanti) del vuoto di autostima e del disagio verso i “padroni” e il mondo: la bonus track Malessere, malgrado tutto, risulta nel complesso la traccia meglio riuscita di Random, complici anche il beat dalle sonorità drum & bass oldschool (alla Ed Rush & Optical, per intenderci) e una buona resa all’ascolto.
Il flow e il timing di En?gma sono generalmente solidi e vari, dalle strofe ai pre-ritornelli fino alle chiusure: in alcuni casi, la scelta di suoni e le allitterazioni sono molto serrate e danno l’idea di un lavoro di scrittura tecnicamente articolato: nonostante questo, la pratica di citazione ogni tanto sfocia in un’attitudine che è facile scambiare per leziosismo. Sia Kaizén che la collaborazione con En?gma sono progetti giovani: per questo motivo viene difficile giudicare in maniera definitiva un lavoro come Random. Il numero delle tracce e il minutaggio complessivo del lavoro (poco più di venti minuti) non aiutano a inquadrarlo a sufficienza. Di sicuro resta l’idea che il termine Kaizén, che in giapponese significa “cambiare in meglio” o “miglioramento continuo” sia un concetto di sicuro lontano dalla “discontinuità”, che sembra lecito aspettarsi da una scena che vive ormai sull’orlo di una “bolla” pronta a scoppiare.
Le ibridazioni dubstep e drum & bass risalgono ormai a inizio decade, e da un trio di buon valore come quello di Random vedo possibile un lavoro a maggior tasso di sperimentazione. Detto questo, il disco piacerà quasi di certo ai fan di En?gma e agli amanti del genere. È comunque possibile guardare a Random come a una “prova tecnica di trasmissione” puntata al futuro. Forse.
Daniele Bellomi
* “[…] Il fondatore di Machete [En?gma], infatti, stimolato dal fatto di rappare su produzioni musicali atipiche e data la stima nutrita verso i due artisti – anche amici, prima che colleghi – si è inserito nel progetto, certo dell’originalità e del respiro internazionale del suono.”