Etichetta: Unlimited Struggle Records
Distribuzione: Audioglobe
Anno: 2014
Dopo “la scatola nera” avevo un po’ di timori ad ascoltare il disco, perché onestamente avevo sentito un calo qualitativo da parte dell’artista Trevigiano. Invece mi sono sbagliato: se devo riassumere il mio pensiero riguardo a questo disco potrei usare queste parole: Non averlo è un errore.
Non vi sono fanatismi o esagerazioni: Mista sposta l’asticella della scena un po’ più in alto.
Questo disco è un matrimonio poligamo tra produzioni di grande fattura, una tecnica ed un genio senza pari sulla scena nazionale, e delle collaborazioni che non fanno che aumentare il prestigio dell’album.
Si, sono entusiasta, perché sentire i beats di Dj Shocca aka Roc Beats, Fid Mella, Big Joe, The Ceasars, e Chebit è stato un piacere: produzioni tradizionali ma ben composte, movimentate, con un’ottima intenzione. Non si scade quasi mai nel “gia sentito” o nella sperimentazione a tutti i costi, nella contaminazione: non dimentichiamo comunque che in questo album ci sono un paio di nomi che potrebbero figurare tra i migliori 10 producer della scena nazionale.
Sono entusiasta perché è difficile abbinare una tecnica che rasenta la perfezione ad argomentazioni e sviluppi tematici, usando uno spettro molto ampio di vocabolario, e giocando con le ambiguità e le composizioni delle frasi.
Sono entusiasta perché, anche se farei un piccolo puntino rosso sull’ermeticità della scelta, le collaborazioni di Egreen, Mecna, Kiave, Johnny Marsiglia, Stokka e Madbuddy sono davvero di alto livello.
Mistaman è sempre stato il re dei giochi di parole, degli incastri e dello stare a tempo come un orologio svizzero, ed è innegabile che ci sia molto genio nei suoi lavori. Con Irr€v€r$ibile si supera, facendo qualcosa che ancora adesso ritengo essere irreale. Un illusionista delle parole. Nel disco troviamo quello che si può cercare in disco: autocelebrazione, punchline, introspezione, punti di vista soggettivi, qualche spiraglio di sentimenti, e tanta personalità. Devo mettere una sottolineatura importante su una cosa che ho sempre sofferto di Mistaman, ovvero il flow e la musicalità: con questo album ha fatto passi avanti, e tra le tracce ho sentito una crescita su quello che è il cambiare tempi, flow, intenzione al cantato. Un album che rasenta l’eccellenza, quasi completamente privo di sbavature, e non sento di azzardare se dico che questo album può facilmente aggiudicarsi un posto nella “top 5” del 2014.
Sulle opinioni personali, da ascoltatore prima che da recensore, è un album fatto con tutti gli accorgimenti giusti, con professionalità ed esperienza. Mistaman è uno dei membri di spicco della Unlimited Struggle, collettivo che qualitativamente ha ben pochi pari in Italia, e si sente in tutti i settori. Mista ed i suoi colleghi sono tra i “Baroni” della scena underground italiana, ed uniti non possono che essere potenti. Sottolineo la definizione di underground, perché la vedo come croce e delizia per questa categoria di artisti. È difficile immaginare il loro rap un po’ più accessibile, meno pesante sulla lunga distanza: ci credo che sia possibile, ma forse è utopico sperare che questo bagaglio tecnico, stilistico, e culturale possa diventare accessibile al grande pubblico. Mi piacerebbe sentire i loro contenuti, la loro passione, il loro credo fuori dal contesto limitato degli specialisti. Lascio ai ragazzi della Unlimited questa piccola provocazione, sperando venga colta con la giusta intenzione positiva. Concludo saltando i Track to track e dicendovi: comprate questo disco e non ve ne pentirete: Ascoltatelo e non limitatevi a sentirlo. Magari non lo ascolterete per anni ininterrottamente, ma di sicuro avrete nelle casse qualcosa di livello sopraffino.
Buon Ascolto.
Ciroga (Twitter: @therealciroga)
Maggiori informazioni su M-Theory all’interno del link con tutti i testi dell’album.