Cosa vuoi che siamo io e te
Ora che neanche stiamo più insieme
Qui mi circonda il nulla ma
Non voglio fare a meno di pensare che sto bene
Filtra una luce leggera dalla finestra
La sveglia a sinistra un cuscino vuoto a destra
La mia testa non si desta dal torpore della notte
Mentre il mio corpo pressa affinché mi vesta
Resto giusto due minuti coperto
Fisso il soffitto con lo sguardo perso
Tocco il tuo lato freddo, è dura ma scendo
A un compromesso con me stesso
Stanotte a letto presto, sì certo!
La colazione pronta, indietro non si torna
Non so se è foschia o apatia che mi circonda
Forse è malinconia quest’ombra che prende forma
Mi sento Davide che affronta Golia con una fionda
Ma quando dopo, la luce tornerà in questa stanza
Le ombre lasceranno il posto al vuoto
Anche se copro il nulla che avanza
Le ombre lasceranno il posto al vuoto
Cosa vuoi che siamo io e te
Ora che neanche stiamo più insieme
Qui mi circonda il nulla ma
Non voglio fare a meno di pensare che sto bene
Un brivido sul derma, la bocca ti si serra
Come una luce all’interno, una lanterna
Lo senti che ti viene incontro e non si ferma
Come una foglia d’autunno che plana verso terra
Si è persa la capacità di percezione di noi stessi
Viviamo solo di interessi e l’unica passione
È la voglia di soddisfare voglie che portano altre voglie
Ma nulla toglie quel senso d’insoddisfazione
La pioggia raffredda le idee ma scalda l’emozione
Tuona un lampo, io sotto al lampione
Il suono è ampio da lui non c’è scampo
Suona arduo risolvere la situazione
Ma la colazione pronta, indietro non si torna
Non so se è foschia o apatia che mi circonda
Forse è malinconia quest’ombra che prende forma
Mi sento Davide che affronta Golia con una fionda.
Come buio buio là fuori come buio buio
Come buio buio là fuori come buio buio
Cosa vuoi che siamo io e te
Ora che neanche stiamo più insieme
Qui mi circonda il nulla ma
Non voglio fare a meno di pensare che sto bene