Sto con due troie nella camera,
lei dice che il mio cazzo sarà il prossimo,
Presidente della Camera,
leggo dell’ego che mi lacera,
se parli di me, ti prego esagera.
Guardo la scena dal mio grattacielo
in alto mille metri,
pantaloni da otto gambe,
sono un millepiedi.
Le tue vittorie sono solo tue,
questa è Metriche Volume 2!
E’ la storia di un bambino che perde la sua innocenza,
l’adolescenza rubata dal sogno d’indipendenza,
la sofferenza celata, una vita da fantascienza,
ora che la mia violenza lirica è di tendenza,
bevo assenzio, brindo alla tua assenza,
il fantasma di Biggie presenzia,
oro zecchino sui miei Cubo Round,
la mia beat come burro cacao.
E’ la storia di un angelo troppo bello
vanitoso e un dio invidioso
scaraventato all’inferno.
Non è solo intrattenimento,
per me non è solo intrattenimento.
Pensavi Metriche 1 fosse il mio meglio,
è evidente che non ci arrivi,
non sembri un ragazzo sveglio.
Ripenso agli ultimi due album sorridendo,
su "Per sempre" stavo fatto,
su "Scusate", io stavo smaltendo.
Come il vino miglioro col tempo,
vuoi superarmi, stai perdendo tempo.
Sono al top del cazzo di gioco e non scendo,
quando muoio ricordami come John Lennon.
Come il meglio scrittore dei giorni nostri,
mi sveglio senza memorie, coperto di post-it,
per il mio cervello serve un esperto di mostri,
rap-nazi, the believer, uno mio è cento dei vostri.
Questo è un omaggio a chi scrive del suo passaggio,
a chi sta troppo in alto per go-dersi il paesaggio,
i libri di Schopenhauer, i quadri di Caravaggio,
voi rapper da happy hour fate un massaggio alle palle!
Ho messo l’anima e il cuore dentro ‘ste barre,
ora guardale volare come farfalle,
la tua condanna, il tuo sogno di imitarle,
ho scopato un pianoforte, ho raggiunto la piccola morte.
Amen!