La “Saga del Wu-Tang” continua: il nuovo album è arrivato e noi l’abbiamo ascoltato!
Finalmente è tornato il Wu-Tang Clan: la super-crew di Staten Island pubblica oggi il disco “The Saga Continues”, prodotto da Dj Mathematics con produzione esecutiva di RZA per 36 Chambers Music ed eOne.
Dopo quasi 3 anni dall’ultimo “A Better Tomorrow” – album deludente sotto molti punti di vista – e stando a quanto detto da RZA in una recente intervista, il progetto del collettivo newyorkese si propone per essere un “masterpiece” per la musica Hip-Hop attuale.
Di certo quello che possiamo dirvi è che le premesse ci sono tutte: Mathematics sperimenta la produzione musicale unendo macchine moderne con alcune storiche come l’ASR10 (un synth prodotto dalla Ensoniq tra il ’92 ed il ’98) coinvolgedo tutti i membri del Wu, più alcuni ospiti ed affiliati come Redman, Hue Hef, Chris Rivers, Killa Priest, R-Mean, Mzee Jones, Street Life e Cappadonna.
Dopo 3 ascolti, qualche piccolissima considerazione prima di raccontarvi brevemente il disco:
- Meth e Ghostface restano indubbiamente gli emcees più potenti di tutta la crew;
- RZA è molto meglio come produttore che come rapper;
- L’effetto della sciabolata “shaolin” continua ad essere il marchio di fabbrica del Wu-Tang, perché dopotutto “The Shaolin and the Wu-Tang could be dangerous”;
- “The Saga Continues” è sicuramente un prodotto migliore degli ultimi due dischi;
12 tracce effettive più intro, outro e 4 skit, il disco si configura più come una compilation che il disco di un collettivo: non c’è nessuna traccia dove rappa l’intero Clan, ma piuttosto un insieme di pezzi di singoli artisti con diversi featuring.
Il momento più alto dell’album a mio parere è la traccia “Frozen”: Method Man insieme a Killa Priest e Chris Rivers (il figlio di Big Pun): beat potentissimo e rime serrate nel classico stile Wu, su un polverosissimo loop di piano.
“Music is life I ain’t in to fashion or ice / I ain’t into chain snatchin’ ain’t into smackin’ a wife / Fan supportin’ don’t never askin’ the price / If you new you can’t afford it you better askin’ advice”
Troviamo anche Sean Price nel disco: “Pearl Harbor” con Ghostface, Meth e RZA è un altro dei “plus” del disco, e Tony Starks non le manda certo a dire, dimostrando – come detto qui sopra – che è uno dei migliori liricisti del Wu.
“Form better niggas, club night, no sparkles / Forty wolves on deck with burners in their snorkel / Criminology, pea soup Wallabees / Ghostface Killahs with degrees in gynecology/gun-ecology (Yeah)”
Il primo visual estratto dal disco è stato “People Say”, con Redman dove si raccontano “crude storie di strada”, ed in particolare di spaccio, mentre in “Why Why Why” con Swnkah si colpevolizza la crescente ondata di razzismo che sta colpendo gli Stati Uniti.
Non mancano i chiari riferimenti a Martin Shkreli (che ha comprato l’unica copia di “Once Upon A Time in Shaolin” per 2 milioni di dollari) nel pezzo “Lesson Learn’d” dove Redman afferma:
“My price hikin’ like the pills Martin Shkreli sells”
Chiaro riferimento di questa barra alla spiacevole situazione che ha visto il CEO di Turing Pharmaceuticals acquistare la licenza di produzione del farmaco anti-malaria ed alzarne il prezzo di vendita da 13,50 a 750$ a pillola.
Insomma, non aspettatevi il disco Hip-Hop definitivo; forse l’hype che si è creata attorno a questa release – soprattutto visti gli pseudo “flop” delle precedenti pubblicazioni – ha fatto si che ci si aspettasse un capolavoro.
Ovviamente – in mezzo a tutta la merda che sta uscendo ultimamente – “The Saga Continues” è un piccolo dono e dobbiamo apprezzarlo incondizionatamente. Ma se vi aspettavate un lavoro all’altezza dei primi dischi della “W” più famosa del Rap, allora arrivati alla 18esima traccia questa compilation vi lascerà un po’ di amaro in bocca.
Ciò nonostante, quello che dice l’intro è vero, soprattutto nel cuore dei nostalgici come me: “Wu-Tang Clan Rocks The World” e sicuramente apprezzeremo qualsiasi release vorranno ancora regalarci.