Ti prego Fibra, rispondi a Vacca. Se non vuoi farlo per rispondere a qualcuno che ti ha offeso, fallo per l’Hip Hop, rispondi. Fallo per questa cultura, che ormai possiamo anche dire morta (sempre che in Italia sia mai esistita), rispondi per lei. Nell’ Hip Hop il dissing è fondamentale: tira fuori il meglio di un’artista, lo sprona a sputare le sue rime migliori per fare a pezzi l’avversario, lo carica, lo rende pronto alla battaglia.
Dissare qualcuno, poi, è solo un altro modo per rappresentare le sfide di freestyle: alla fine i concorrenti si insultano fino alla “morte” di uno dei due creando “pezzi”, modellando rime sulla base, anche se li è tutto improvvisato, ovvio. Che bello sarebbe poter sentire una risposta dignitosa alla tanto dignitosa provocazione di Vacca (anche se il sasso l’hai tirato tu, o sbaglio?).
Due grandi artisti che han segnato la storia del genere nel nostro paese, prima amici poi nemici, che si sfidano a suon di rime. Da troppo tempo non assistiamo ad una scena del genere. L’ultima che ricordo era quella Mondo Marcio Vs Entics Vs Babaman e lì, anche se il duello era impari, mi sono gasata comunque. Marcio ha tirato fuori delle rime che tutti penso ricordino, umiliando il povero Entics che effettivamente se le meritava tutte, dalla prima all’ultima.
Ma ripeto, una battaglia che ha intrattenuto ma non ha trattenuto nessuno col fiato sospeso. In Italia grandi cose non si vedono mai. In America il diss è la norma, è un modo come un altro per dimostrare di appartenere al gioco e di essere il migliore in esso, proprio come si viene proclamato nelle canzoni.
Leggende che hanno butatto fuori bombe a mano e che hanno emozionato tutti. Lì è questione di onore e principio. L’Hip Hop lo sentono davvero. In Italia invece è diverso. Fibra rispondi, fallo per questa scena di finti buonisti. Lo dici tu stesso Fibra, in “Zombie“, “Artisti più che educati / Rispettano tutti sembrano frati / Felici e contenti sembrano fatti“, te ne sei accorto pure tu. Il giorno prima si sputavano tutti addosso, ora baci abbracci carezze, tutti a leccarsi il culo come non ci fosse un domani, come se non sapessimo che in realtà l’invidia e l’odio vi divorano.
Siete esseri umani anche voi cazzo. Non è che perchè finite in tv diventate alieni. Questo festival della bontà e della falsità ha rotto le palle. Bello essere amici quando la barca va a gonfie vele. Quando “facciamo una canzone tutti e 10 così vendiamo 10 volte di più” però poi non si parlano neanche dietro le quinte. Quanti tuoi “amici” dopo questo diss si saranno complimentati con Vacca? “L’ho sempre pensato che Fabri fosse un coglione, grande man“. Dimostra che non si può essere sempre buoni, Fibra, rispondi. Rispondi, fallo per noi ascoltatori che bramiamo un pezzo che non parli di fighe macchinone e soldi. E se non lo vuoi fare per noi, per la musica, per il genere, fallo per te stesso, è un consiglio. Rispondi in modo magistrale, come facevi una volta ai tempi delle battaglie di freestyle, ai tempi in cui ti incazzavi e non avevi l’etichetta che ti diceva “è meglio se stai zitto, un diss ti può rovinare l’immagine”.
Dimostra che sei ancora vero, umano, che esplodi di rabbia, che sai ancora mettere le tue emozioni in musica. Che non sai solo scrivere il disco a Moreno. Che non ti sei fermato a quello. In fondo alla scena lo devi, Fibra. Facci ancora credere che fai parte di questo mondo e che non l’hai abbandonato, facendo dietro di te terra bruciata. Facci vedere che tu il Rap lo sai fare ancora, senza dischi e platino di mezzo.
Ester