Sempre più spesso ci capita di avere a che fare con l’evoluzione di un artista nato e cresciuto con il rap, in qualcosa di diverso (come descritto ad esempio in questo articolo).
E’ quello che avrete pensato anche ieri ascoltando “La Quiete” il nuovo album di Gemello, rapper cresciuto con i collettivi “In the panchine” e “Truce Klan” che ha pubblicato proprio ieri la sua ultima fatica a tre anni di distanza dall’ultimo disco.
Il sentimento dominante di quest’album è senza dubbio l’amore, in tutte le sue varie sfaccettature, infatti quasi tutti i pezzi viaggiano su questo tipo di mood con qualche piccola incursione di rap nudo e crudo come “Pipistrelli” con Mostro e Victor Kwality che è una vera mazzata.
Qual’è la svolta di Gemello? Che in questo album canta. Rappa ma canta anche tanto, i ritornelli e anche le strofe a volte. Come ha detto lui stesso, in questo progetto è proprio il “mettersi in gioco” la scommessa principale, anche dal punto di vista del tappeto musicale che lo accompagna, spesso lontano anni luce dal classico “boom bap”.