Uscirà a breve in Italia un libro che racconta la storia di un pioniere del writing newyorkese (almeno in questo articolo cercheremo di non chiamarli “graffiti“!) che ha passato anni importanti in Italia: parliamo ovviamente del compianto Phase 2.
Perchè in questo articolo dobbiamo evitare la parola graffiti? Semplice, la risposta ce la da già il titolo del libro: “KILL THA G WORD – The italian years of P.H.A.S.E. 2”.
La “G word” è proprio il termine “graffiti”, definito a dir poco improprio da Phase 2 in quanto la riteneva una terminologia imposta dai media negli anni 70, mentre il termine corretto per indicare la corrente di cui è stato degno rappresentante (quasi fondatore) è writing.
Phase 2 non è stato solo uno dei primissimi esponenti del writing ma ha anche portato parecchia innovazione con il suo stile, introducendo diversi elementi mai visti prima come i cosidetti “softies” e le frecce.
In seguito ha evoluto lo stile delle sue lettere fino a portarle a livelli estremi, trasformandole in forme praticamente astratte e creando uno stile personalissimo dal quale ancora oggi tanti writers prendono ispirazione.
Inoltre Phase 2 è stato una figura importante anche nel campo della musica nel quale ha militato come dj e rapper, rimanendo sempre e comunque dedito alla cultura hip hop.
Questo libro, curato da Maurizio D’Apollo, si concentra sulla permanenza in Italia di Phase 2, un periodo magico iniziato nel 1984 quando arrivò nel nostro paese per la mostra Arte di Frontiera: New York Graffiti fino alla sua ultima apparizione nel 2012 per l’evento “Frontier – La linea dello stile”. In questi anni Phase 2 è stato una figura molto influente nel campo del writing in primis ma anche nel rap, partecipando a dischi divenuti pietre miliari come il leggendario “Neffa e i Messaggeri della Dopa”.
Al momento è già attivo il preorder dal sito https://store.killthagword.com/, l’uscita del libro è prevista per novembre.