Se scrivo sedici barre vi chiudo in sedici sbarre
due scimitarre: una alle palle l’altra sopra alle spalle
G. Pequeno il tipo con lo stile nelle mani
paga stipendi cinesi ed incassa prezzi italiani
da MI alla capitale come il vizio alla pena
il tizio fa scena io gli cambio colore del sangue in vena
sfondo diciotto crù, sembri rimasto sotto tu
stringo micro, canna, tette e cash: Dottor Guè Octopus
non sono versi ma movimenti tellurici
affronto coi barbiturici a rapper peripatetici
patetici sentici: dogo, primo + squarta
chiudo affari a Giakarta, tu strisci come una carta
Visa o Diners, fuori per queste Vagiaine
troppe smanie, uomini d’azione per privarti del domani e
i seri sanno chi è il lirico king numero uno
tu sei come Dio: non ti ha mai visto nessuno!