Se vi ricordate ieri parlavamo di Emis Killa che dava la sua opinione sull’underground vs commerciale, una discussione arrivata alle orecchie di tutti anche a quelle di Aban che in prima persona ha risposto.
Ma riprendiamo il filo del discorso.
Questo è il post di Emis Killa:
“Sto per dire una cosa difficile da accettare per molti, ma vera. Non è che ci sono quelli commerciali e quelli che restano veri, piuttosto ci sono quelli che riescono ad essere commerciabili e quelli che non ce la fanno. Dunque, escludiamo me, che ho ovviamente fatto delle scelte che mi hanno portato in determinate circostanze (che non rinnego) e che quindi non faccio testo. I rapper Italiani li conosco tutti di persona, dal primo all’ultimo, e vi assicuro che puntano tutti alla stessa cosa. La conferma di tutto ció è il fatto che spesso gli esponenti di nicchia a cui ci paragonate ( per CI intendo me e gli altri nomi ormai nel mainstream) chiamano proprio noi nei loro dischi. È troppo facile non farcela e poi dare dei venduti agli altri. Se ti vendi è perchè qualcuno compra, quando questo non avviene in genere la soluzione più facile è sbandierarsi king dell’underground piuttosto che ammettere che i propri tentativi di rendersi appetibile al grande pubblico sono falliti. Sono cose che capisce solo chi ci passa. Tutti noi siamo partiti dal sogno comune di spaccare con la musica, ma arriva un momento in cui si cresce e bisogna trovare un equilibrio tra risultato e compiacimento. È lo stesso motivo per cui Cristiano Ronaldo non si mette a fare il calcio freestyle in champions league, perchè ormai è un pro, deve fare goal, il resto non puó prendere il sopravvento. Passata una certa età mi pare sia scontato ragionare in maniera matura, non puó rimanere tutto un gioco per sempre, perchè per quanto sia utile, costruttivo, serio, rimane un gioco (non a caso viene definito da sempre RAP GAME). c’e’ chi lo capisce e chi no. Da qui nasce la differenza tra i professionisti e gli amatori. Questo gli artisti in cuor loro lo sanno, il pubblico per ovvi motivi no, ecco perchè ogni tanto è giusto aprire gli occhi, soprattutto ai più giovani. Io ero il primo che a 16 anni ragionava così, oggi che ne ho 26 per mia fortuna ho capito tante cose. Purtroppo oggi il pubblico è senza knowledge e non sa, non capisce, non ragiona, se domani faccio un pezzo crudo dicono che sono underground, se mi sentono in radio pensano io sia una pop star. La realtà è che sono sempre io, solo che a volte gioco e a volte lavoro.
EK”
La risposta di Aban:
“Hahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahhahahahaahahahahaahahhahahahahhahhahahahhahhaahhahaahahahahhahahahahahahahahahahahahshshshsgshshshshahahahahahhahahahahahahahahahahahahahaahhaaggahahaaggagagagaagga.
Simpaticone, ma chi te le scrive Ste barzellette? Poi i rapper italiani li conosco tutti di persona……ah, moreno, jovanotti e ambra , allora si. Tu se entri in una qualunque VERA jam, lontana dal tuo circuito di LIVE per i bimbi dell’asilo, non esci sulle tue gambe, artisticamente parlando…….
fisicamente forse non esci proprio.
Stai al tuo posto e parla del tuo ambiente caro KILLA (quaquaraqua killa stam’a qua cit.), togliti dalla bocca la parola RAP…… tu fai pop e fa anche cacare. Puoi prendere per il culo i bimbi, ma “la strada vede tutto.”
Non passa nemmeno 1 ora e Emis replica:
“Tu zio per favore stai zitto che fino a qualche anno fa quando venivo a suonare al Lecce mi mandavi i saluti tramite i tuoi amici e ora fai lo splendido su Facebook. Io se entro in una jam non esco con le mie gambe? Io che ho vinto il tecniche perfette nel 2007 rompendo il culo a tutti mentre tu facevi figure di merda al 2 the beat? Certo che i rapper li conosco tutti, fino a prova contraria ho collaborato con tutto il meglio della scena, al contrario di te. Hai sempre fatto cagare sia come freestyler che come rapper, imposti la voce dei tuoi pezzi per fare la voce grossa e dal vivo parli come Paperino. Inoltre l’ultimo post sulla tua pagina ufficiale è sponsorizzato, quindi direi che qualche visualizzazione la cerchi anche te “king dell’underground”, mi verrebbe voglia di offrirti un contratto per vedere la tua reazione, io dico che mi lavi anche le gomme dell’auto. Rientri perfettamente nella categoria dei rapper falliti citati qui sopra, non mi stupisco del fatto che tu sia il primo a commentare questo post. Ora se vuoi corri in studio a scrivere un dissing, che per ovvi motivi non avra’ mai risposta (e aggiungo anche per tua fortuna, visto che da dire ne avrei fino a dopodomanj). Pensa a fare il tuo che io faccio il mio, io non mi ricordavo nemmeno tu esistessi, quando i fatti ti daranno ragione ti sarà passata la voglia di rosicare sul web, perchè sarai troppo impegnato a fare musica, non come ora. Primo e ultimo minuto che butto per darti attenzioni. Ciao Paolo.”
La nuova replica di Aban:
“uhahuahuahuahuauhahuahuhahauahuhauhuaahua,.
killa mai conosciuto…a lecce tu i miei amici non li conosci…..e mi hai sempre fatto cacare.ti aspetto su qualunque palco d’italia per romperti il culo…..freestyle, pezzi, scegli tu…..ORGANIZZA TU CHE C’HAI I SOLDI E NON MANCHERO’Emoticon wink OVVIAMENTE MI PAGHI IL CACHET
AH offrimi il contratto che ci piscio sopra in diretta ….
Questa seraaaaaaa c’è delirioooo al maracanaaaaaaaaaaaaaa…..eeeeeee…..ooooooooo……”
La sfida è lanciata.